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Caserta, bimba stuprata e seviziata per anni: in manette la madre e il compagno

Sono accusati di maltrattamenti in famiglia aggravati: da quando aveva 8 anni, la piccola era costretta a subire docce bollenti, cinghiate al volto e alla testa e abusi sessuali. La donna è ora agli arresti domiciliari, mentre l’uomo verrà trasferito nel carcere di Torino.
A cura di Ida Artiaco
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Da quando aveva otto anni è stata costretta a subire violenze e abusi di ogni tipo: legata mani e piedi al letto, veniva colpita con una cinghia; era costretta a subire docce bollenti e frustate al volto e alla testa. Oggi che di anni ne ha 16, è probabilmente finito l'incubo di una ragazzina originaria di Caserta: il Gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha emesso, su richiesta della Procura, un mandato di arresto europeo nei confronti della madre dell'adolescente e del suo compagno, entrambi cittadini italiani sulla quarantina. Sono accusati di maltrattamenti in famiglia aggravati, commessi tra il 2007 e il 2015 nei comuni di Cellole e Mondragone, dove vivevano all'epoca dei fatti.

Le indagini sono partite dalla segnalazione di una insegnante della vittima, alla quale aveva raccontato di aver subito più volte molestie sessuali da parte del compagno della madre. Quest'ultima, dopo aver ascoltato le richieste d'aiuto della figlia, l'aggrediva perché giudicata una bugiarda. Quello che gli inquirenti hanno scoperto è una storia fatta di crudeltà e sevizie, abusi e vessazioni nei confronti della minore. In più di una circostanza, la piccola è stata legata mani e piedi al letto e colpita con una cinghia, oppure costretta a subire docce bollenti, frustate e cinghiate al volto e alla testa.

Capitava anche che la ragazzina fosse rinchiusa al buio in uno stanzino e colpita con travi di legno e altri oggetti appuntiti. Mangiava da sola e le era impedito di fare visita ai nonni materni, a cui era molto legata. Poi sono cominciati anche gli abusi sessuali, da quando di anni ne aveva 12. Dallo scorso aprile, dopo che le forze dell'ordine si erano messe sulle tracce della coppia, quando era stata emessa dalla Procura l'ordinanza di custodia cautelare, la famiglia era fuggita in Francia, in un piccolo paese di confine. Si erano resi completamente irreperibili, ma alla fine gli inquirenti hanno avuto la meglio, scoprendo il loro nascondiglio. Poi, grazie all'intervento dell'Interpol e delle autorità d'oltralpe, i due sono stati fermati e consegnati questa mattina alle autorità italiane. La donna dovrà ora restare agli arresti domiciliari, mentre il compagno sarà trasferito nelle prossime ore nel carcere di Torino.

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