Caserta risponde all’appello per il piccolo Alex: in migliaia ai test per aiutarlo
Come Napoli, anche Caserta ha risposto in massa all'appello per salvare il piccolo Alessandro Maria, bimbo di un anno e mezzo affetto da una grave malattia genetica. Sono già un migliaio le persone che, in piazza Vanvitelli, si sono sottoposte oggi ai test salivari che servono a individuare eventuali donatori di midollo osseo compatibili con il bimbo, che è affetto da Hlh (Linfoistiocitosi emofagocitica) e necessita di un urgente trapianto di midollo per essere salvato: i medici hanno fissato al 30 novembre il termine ultimo per l'operazione.
Già dalla prima tappa di Milano i volontari dell'Admo (Associazione donatori di midollo osseo) avevano trovato ad attenderli allo stand allestito per i test di tipizzazione centinaia di persone in fila: merito soprattutto di un appello fatto sui social network dai genitori del bimbo (che vive a Londra ma è figlio di papà e mamma italiani), diventato virale. A Napoli, nella tappa di ieri, sabato 27 ottobre, le persone che si sono sottoposte ai test salivari (rivolti a giovani tra i 18 e i 35 anni d'età) sono state migliaia, andando ben al di là delle più rosee aspettative. Anche a Caserta la solidarietà dei cittadini non è stata da meno: nonostante il maltempo, che ha costretto gli organizzatori a spostarsi sotto i porticati del Comune (messi a disposizione dall'amministrazione comunale), in tre ore sono andati esauriti i 600 moduli predisposti dall'Admo Campania in collaborazione con il Rotaract Caserta Terra di Lavoro 1968 ed il Rotary Caserta Terra di Lavoro 1954. Sono quasi 1000 i donatori già tipizzati: lo stand chiude alle 19 di oggi, ma è probabile che le code dureranno ben oltre, come accaduto anche a Milano e Napoli.