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Caso De Luca, la Cassazione apre un’indagine su Anna Scognamiglio. Previsto trasferimento

Il giudice Anna Scognamiglio, coinvolta nell’inchiesta per presunta concussione riguardante la sentenza che ha permesso l’insediamento del governatore De Luca alla Regione Campania, potrebbe essere trasferita in un’altra sede. Il procuratore generale della Cassazione Pasquale Ciccolo ha avviato accertamenti preliminari sul suo caso.
A cura di Angela Marino
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Il Procuratore generale della Cassazione Pasquale Ciccolo ha avviato accertamenti preliminari su Anna Scognamiglio, indagata insieme a suo marito Guglielmo Manna, al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e al capo della segreteria regionale Carmelo Mastursi. Il presidente del tribunale di Napoli Ettore Ferrara ha disposto il trasferimento del magistrato ad altra sezione. Di oggi la notizia delle intercettazioni emerse nell'ambito dell'inchiesta aperta dalla Procura di Roma sul presunto caso di concussione riguardante la sentenza che ha permesso al governatore De Luca – condannato per abuso d'ufficio e sospeso dagli incarichi pubblici per effetto della Legge Severino –  di insediarsi a Palazzo Santa Lucia. Secondo la Procura, il marito della giudice Scognamiglio, Guglielmo Manna,  avrebbe negoziato con i vertici dello staff del governatore un incarico di prestigio nella Sanità, in cambio dell'intercessione della moglie a favore dell'ex sindaco di Salerno, nella sentenza che avrebbe deciso il suo insediamento in regione. "È fatta” dice a suo marito, l'avvocato Guglielmo Manna, il giudice, riferendosi alla sentenza favorevole emessa dal collegio dei giudici. Segue un sms inviato da Manna a Nello Mastursi: "È andata come previsto" scrive all'ex capo della segreteria regionale, che ha rassegnato lo scorso sabato, prima che venisse resa pubblica l'inchiesta, le sue dimissioni. E poi le telefonate in cui Manna dice di essere stato convocato a Palazzo Santa Lucia.

E intanto Guglielmo Manna va in ferie

Guglielmo Manna, vero protagonista del presunto scambio di favori con l'entourage del governatore De Luca, da due giorni, non si presenta al lavoro. Secondo fonti dell'ospedale pediatrico Santobono di Napoli, dove l'avvocato lavora come legale dell'azienda ospedaliera, avrebbe usufruito di alcuni giorni di ferie. Dalla direzione intanto stanno vagliando eventuali provvedimenti disciplinari nei confronti di Manna. Al nosocomio collinare, precisano, non sono giunti atti ufficiali riguardanti l'inchiesta in corso e l'ospedale non è coinvolto nelle indagini.

M5S: "De Luca? Non creda di poter fare un altro discorso alla Pol-Pot"

"Non basta che De Luca venga a riferire in aula. Se lo può scordare di fare un altro discorso stile Pol-Pot come quello che ha fatto ieri (in conferenza stampa con i giornalisti, dove non sono state permesse domande, ndr.), noi del Movimento Cinque Stelle lo incalzeremo con domande perché i cittadini campani hanno diritto di conoscere la verità”. Così Valeria Ciarambino, capogruppo del Movimento Cinque Stelle in Consiglio regionale della Campania. “Abbiamo inviato a tutti i consiglieri sia la mozione di sfiducia sia la nostra richiesta di seduta monotematica del Consiglio sulla grave vicenda che coinvolge il Presidente della Giunta – afferma – e non abbiamo avuto alcuna risposta. La nostra sfida è ad almeno 4 consiglieri che vogliono chiarezza e trasparenza a fatti e non a chiacchiere: firmino le nostre richieste”.“Chiediamo il blocco totale di tutti i provvedimenti e le nomine – conclude Valeria Ciarambino – Non si può pensare di approvare una legge importante come quella del riordino del servizio idrico, peraltro fotocopia di quella presentata dal centrodestra e in contrasto con gli esiti del referendum sull’acqua pubblica, con questo clima e con ombre così pesanti che gravano sul Presidente della Giunta”.

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