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Castel Volturno, il mare diventa rosso: è colpa di un’alga

I bagnanti di Pescopagano (frazione di Mondragone, in provincia di Caserta) questa mattina hanno trovato il mare colorato di rosso ruggine: si tratterebbe di un fenomeno naturale dovuto a un’alga, ma sono state richieste le analisi all’Arpac per appurare che non sia invece il risultato di inquinamento o sversamento abusivo.
A cura di Nico Falco
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Si tratterebbe di un'alga innocua, ma l'effetto visivo non è certamente di quelli rassicuranti: il mare si è colorato di rosso. E, in attesa di capire in acqua c'è qualche composto dannoso o se è solo un fenomeno naturale, i bagnanti hanno deciso di tenersi lontano dalla spiaggia. Succede oggi, 21 luglio, a Pescopagano, frazione di Mondragone, in provincia di Caserta, sul litorale domitio. Lo segnala il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, raccogliendo la denuncia di alcuni cittadini.

"Era impossibile, come ormai accade frequentemente, fare il bagno in questa calda domenica di luglio – scrivono Borrelli e Rita Martone, coportavoce provinciale dei verdi di Caserta – purtroppo, ogni anno siamo costretti a dover fare i conti con la triste realtà di uno dei litorali più grandi d'Europa lasciato al degrado più assoluto. Un danno economico enorme per i tanti stabilimenti balneari presenti e per chi ha investito acquistando una casa per le vacanze. Una storia triste, a cui speriamo si possa presto mettere la parola fine. Non è possibile che i bagnanti debbano trovarsi davanti a uno spettacolo simile. Quest'estate era già iniziata male con il ‘mare giallo', ora quello rosso. Le acque devono essere limpide e pulite, ne abbiamo tutto il diritto. Ora però c'è da capire il motivo del fenomeno di quest'oggi e chiarire se sono presenti sostanze nocive o ad esempio di alghe. Per questo abbiamo deciso di chiedere le dovute verifiche all'Arpac per fare luce sulla situazione".

Tra i principali "sospettati" per il fenomeno registrato a Pescopagano ci sarebbe la fibrocapsa japonica, una microalga innocua tipica dell'Indonesia ma che è stata rilevata anche nel mar Mediterraneo, causando effetti simili a Rimini e in Puglia, dove ha provocato un cambio di tonalità facendo apparire il mare color ruggine; venerdì scorso, 19 luglio l'Arpae ha analizzato i campioni prelevati sul litorale riminese confermando che il colore era dovuto alla presenza dell'alga. La situazione, quindi dovrebbe tornare alla normalità anche nel Casertano con la diminuzione delle temperature.

Circa un mese fa era diventata impraticabile la spiaggia della Gaiola, a Posillipo, per l'invasione delle meduse "vespe di mare", trascinate dalla corrente. Le alghe, invece, ad aprile avevano invaso le strade di Ischia dopo una anomala mareggiata, in conseguenza ai giorni di maltempo che si erano abbattuti sulla città e sulle isole del golfo.

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