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Che orrore: tutti segati gli alberi di Posillipo. E il legno dove va a finire?

Lo smaltimento degli alberi abbattuti deve essere effettuato dalle ditte incaricate dal Comune o dai giardinieri municipali, presso la piattaforma vegetale di Ponticelli. Il consigliere Diego Venanzoni (Pd): “I tronchi giacciano in strada da circa 15 giorni, alle intemperie e a disposizione di chiunque”. Marco Gaudini (Verdi), presidente commissione Ambiente: “Ancora troppi ritardi, si valuti l’idea di mettere il legno all’asta”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Giacciono da quasi due settimane sui marciapiedi i pini tagliati a Posillipo. Dopo l'intervento del Comune per eliminare le piante a rischio crollo che avrebbero messo a repentaglio la sicurezza di automobilisti e passanti, i tronchi però sono rimasti in strada. Quintali di ceppi, rami e fusti che dovrebbero essere smaltiti, ma che invece restano a terra, esposti alle intemperie, ostruendo il passaggio di chi vuole passeggiare. Chiunque potrebbe fermarsi e caricarli sul proprio veicolo per gli usi più disparati. È così in via Boccaccio, a poca distanza dal parco Virgiliano e in alcune zone limitrofe. A Posillipo si contano circa 300 alberi abbattuti negli ultimi mesi. Ma chi dovrebbe raccoglierli e che fine faranno tutti questi tronchi? In Municipio c'è chi vorrebbe poter mettere in vendita almeno la parte di piante tagliate dai servizi comunali, per consentire ai cittadini di conservare un pezzo di pino in ricordo e farne magari uno sgabello per casa, un giocattolo o una scultura, o usarli come legna da ardere per il camino. Ma la procedura per l'asta pubblica è lunga e complessa e non è stata mai attuata.

"Troppi ritardi nella raccolta degli alberi abbattuti"

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“La maggior parte degli abbattimenti – spiega Marco Gaudini, presidente della commissione comunale Ambiente – viene eseguita da ditte private, a cui il Comune conferisce l'incarico per l'intervento. Nel caso degli alberi tagliati a Posillipo, la procedura è stata spesso questa per interventi di somma urgenza. L'accordo include anche i costi di smaltimento del legno, secondo il prezzario regionale e con i tempi previsti dal contratto. Se invece l'intervento è stato fatto dai potatori del Servizio Parchi e Giardini Comunali, aggiunge, gli sfalci e tutto il materiale deve essere poi raccolto dai dipendenti comunali e mandato a discarica nella piattaforma vegetale di Ponticelli, dove però si registrano alcune criticità, perché la struttura accoglie solo tronchi di una determinata misura e non quelli di grandi dimensioni”.

La denuncia: i tronchi tagliati alla mercé di chiunque

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Considerati i tempi non proprio rapidi per lo smaltimento dei tronchi, c'è il rischio quindi che qualcuno possa approfittarsene per portarsi a casa il legname di proprietà pubblica a costo zero. A lanciare l'allarme è il consigliere comunale Diego Venanzoni (Pd): “In via Boccaccio – denuncia – è già caccia al legno abbandonato. Non sembra di essere in una via di Posillipo, ma nel mezzo di una foresta. Col rischio di un preoccupante “Fai da te”. Chiunque può transitare da queste parti e prelevare tutto il legname occorrente. E l'amministrazione comunale cosa fa? Dopo i danni, la beffa. Nonostante le transenne agli incroci, le auto continuano a transitare in entrambi i sensi di marcia con pericoli per la sicurezza pubblica e privata non trascurabili”.

Mettere il legno all'asta? "Procedura lunga e complessa"

Tra le altre ipotesi, finora avanzate, ma mai attuate, c'è quella di mettere sul mercato i tronchi degli alberi abbattuti dai dipendenti pubblici. “Sarebbe una bella idea – riprende Gaudiniche abbiamo proposto già da tempo, ma la procedura per metterli sul mercato è lunga e complessa e finora non è mai stata attuata dal Comune. I tronchi andrebbero raccolti, stoccati, pesati e messi all'asta pubblica. Si tratta di un legno buono, alberi di pino, ma non semplice da realizzare”.

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Giornalista professionista dal 2016, per Fanpage.it segue la cronaca di Napoli, con particolare riferimento ai settori politica, istituzioni, trasporti, Sanità, economia. Ha collaborato in passato con i quotidiani “Il Mattino”, “Roma”, “Il Fatto quotidiano.it” e con l'agenzia di stampa Italpress. Nel 2014 ha vinto il Primo Premio al Premio di Giornalismo “Francesco Landolfo”. Per l'attività giornalistica svolta è stato ospite di trasmissioni televisive e radiofoniche (tra le quali Agorà, RaiRadio2, TgCom24, Radio Kiss Kiss Napoli, Radio Marte, Radio Amore Napoli, Canale 8). Moderatore di convegni e dibattiti pubblici per Provveditorato per le Opere Pubbliche della Campania e Molise, Banca Fideuram – Intesa Sanpaolo, Eurispes. Ha svolto attività di ricerca scientifica di carattere storico-economico. È autore dei saggi pubblicati su Meridione, Sud e Nord del Mondo: "La ristrutturazione industriale negli anni ’70 del Novecento. I salvataggi Gepi di imprese campane" (Esi, 2013), "Espansione e sviluppo dell’industria aerospaziale campana negli anni ’70 del Novecento" (Esi, 2013), e "Pensiero meridiano e politiche europee per il Mediterraneo" (Esi, 2010).
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