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Colpo alla Camorra, arrestato il boss superlatitante Ciro Rinaldi

Colpo alla Camorra: i carabinieri hanno catturato a San Pietro a Patierno il boss Ciro Rinaldi, da quattro mesi latitante e capo dell’omonimo clan. Su di lui tre misure cautelari per altrettanti omicidi, tra cui quello del giovane Ciro Colonna, vittima innocente freddata durante l’agguato a Raffaele Cepparulo.
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A cura di Giuseppe Cozzolino
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Ciro Rinaldi, detto "My Way", ritenuto a capo del clan Rinaldi di San Giovanni a Teduccio e catturato quest'oggi dopo 4 mesi di latitanza.
Ciro Rinaldi, detto "My Way", ritenuto a capo del clan Rinaldi di San Giovanni a Teduccio e catturato quest'oggi dopo 4 mesi di latitanza.

Colpo grosso delle forze dell'ordine, che hanno arrestato il boss latitante Ciro Rinaldi, detto "my way", leader indiscusso del Rione Villa nonché capo del clan omonimo dei Rinaldi, di recente al centro delle cronache per la guerra contro il clan rivale dei Mazzarella. Due le ordinanze di custodia cautelare che pendono sull'uomo: una riguarda il duplice omicidio di Raffaele Cepparulo e del giovane innocente Ciro Colonna, uccisi a Ponticelli il 7 giugno 2016, l'altra riguarda invece l'omicidio di Vincenzo De Bernardo, affiliato al clan rivale dei Mazzarella, freddato a Somma Vesuviana l'11 novembre 2015.

Cinquantacinque anni, Ciro Rinaldi aveva fatto perdere le proprie tracce poco prima che la Cassazione si pronunciasse sul ricorso che la Procura aveva presentato contro la sua carcerazione per duplice omicidio. Considerato capo del gruppo egemone dell'area orientale di Napoli, è stato catturato quest'oggi dalla sezione Catturandi, che ha messo fine alla sua latitanza durata quattro mesi. Il boss era irreperibile dal 2 novembre 2018 e si trovava al momento della cattura a San Pietro a Patierno, nella zona nord di Napoli.

Appena un mese fa, i carabinieri avevano eseguito nove arresti tra i clan Mazzarella e Rinaldi, tutti ritenuti responsabili di omicidio e tentato omicidio, aggravati da metodo e finalità mafiose. Le indagini avevano anche permesso di ricostruire l’omicidio di Vincenzo De Bernardo, avvenuto l’11 novembre del 2015 ed il tentato omicidio di Antonio Amato, avvenuto invece il 7 settembre 2017. Proprio il primo omicidio, quello di Vincenzo De Bernando, è uno dei capi di imputazione del boss Ciro Rinaldi catturato quest'oggi.

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