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Come sarà l’ospedale Incurabili di Napoli dopo i crolli: museo, bar e ristorante

È stato lanciato il bando relativo ai lavori di ristrutturazione dell’ospedale degli Incurabili, storico nosocomio nel centro antico di Napoli, dopo i gravi crolli che lo danneggiarono nel marzo del 2019. Metà del complesso sarà ancora adibito ad ospedale, mentre nell’altra metà sorgerà un museo, sale per concerti e convegni, un bar e un ristorante.
A cura di Valerio Papadia
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Cortile interno degli Incurabili.
Cortile interno degli Incurabili.

Entra nel vivo il bando relativo ai lavori di ristrutturazione dell'ospedale degli Incurabili di Napoli, nosocomio storico del centro antico della città, una vera e propria istituzione: lo scorso 24 marzo, il complesso degli Incurabili venne interessato da gravi crolli che interessarono maggiormente la chiesa di Santa Maria del Popolo e la storica Farmacia; in ottobre, la Regione Campania stanziò 100 milioni di euro per i lavori di ristrutturazione. Adesso, il bando è entrato nel vivo, rivelando anche maggiori dettagli sul progetto e sul futuro degli Incurabili: la prima fase, già messa a bando da Invitalia, parte da 470mila euro per i primi interventi. Da quanto si apprende, metà del complesso sarà destinata all'ospedale, mentre nell'altra metà sorgeranno un museo, un centro per concerti e convegni, un bar e un ristorante.

Come sarà l'ospedale

Come detto, metà del complesso degli Incurabili sarà destinata alla sua funzione primaria, quella di ospedale. Previsti tre moduli da 12 posti letto ciascuno, per un totale di 36 posti letto, per la riabilitazione; 20 posti letto saranno riservati ai lungodegenti dimessi da altri ospedali, mentre altri 20 posti letto saranno riservati alle emergenze territoriali, e ancora altri 20 posti letto saranno destinati invece al centro semiresidenziale diurno Alzheimer e Demenze per attività di riabilitazione cognitiva. Sorgerà anche un giardino terapeutico per i pazienti.

Niente più abitazioni: che fine fanno le famiglie sgomberate?

Sulla carta, al netto del tempo che impiegheranno per ultimare i lavori, il progetto appare davvero molto valido e funzionale. Rimane, però, da definire la questione delle abitazioni, che non rientrano più nel progetto del nuovo complesso degli Incurabili: dopo i crolli del 24 marzo, chi occupava le case all'interno del complesso, venne sgomberato per motivi di sicurezza. Una volta che le case saranno definitivamente abolite, che fine faranno queste famiglie?

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