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Commerciante ucciso da crollo in via Duomo, la Procura indaga per omicidio colposo

La Procura ha aperto un fascicolo per la morte di Rosario Padolino, il commerciante di 66 anni travolto e ucciso dal crollo di un cornicione in via Duomo sabato 8 giugno: le ipotesi di reato sono di crollo e omicidio colposi. Si indaga sulla rete che era collocata sulla facciata, per capire da quanto tempo fosse lì e se sulla base di una precedente diffida.
A cura di Nico Falco
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Per il momento non ci sono iscritti nel registro degli indagati, ma il fascicolo c'è. E c'è l'ipotesi di reato: omicidio colposo. La Procura di Napoli sta cercando di ricostruire le condizioni che hanno portato al crollo del cornicione di via Duomo, nel centro di Napoli, sabato scorso, 8 giugno, quando i calcinacci hanno travolto Rosario Padolino, commerciante del posto molto conosciuto tra i residenti e i colleghi; l'uomo, 66 anni, colpito da massi di mezza tonnellata, è deceduto poco dopo il suo arrivo in ospedale. Era uscito per prendere un caffè in un bar vicino al suo negozio, pochi passi e si era trovato sotto il cornicione proprio quando i pezzi di muro erano crollati.

Ora la Procura si sta concentrando su quella rete, collocata alcuni anni fa, che avrebbe dovuto proteggere da eventuali crolli e che sabato mattina non ha retto. C'è da capire per quale motivo si trovasse lì, se fosse stata installata su scelta dei condomini o se dopo una diffida e, nel caso, se a dare quell'ordine sia stato il Comune, i Vigili del Fuoco o chi tra gli organi preposti.

Il fascicolo, che per ora è aperto per i reati di crollo e omicidio colposi, è stato affidato al sostituto procuratore Stella Cataldo, della VI sezione ("Lavoro e Colpe Professionali", coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Lucantonio). Su delega della Procura, Carabinieri e Polizia Municipale stanno acquisendo la documentazione e stanno continuando ad ascoltare residenti e testimoni per ricostruire l'accaduto. Il corpo di Padolino, attualmente sequestrato, sarà liberato dopo l'autopsia per permettere i funerali.

Stamattina sono cominciati i lavori per la messa in sicurezza dell'edificio da cui si è staccato il pezzo di cornicione, al civico 228 di via Duomo, e di quello adiacente. Al termine delle operazioni si vedrà se sarà possibile far rientrare le 30 famiglie che abitano nei due palazzi e che sono state sgomberate; la Procura ha sequestrato le facciate dei due stabili. Nino Simeone, presidente della Commissione infrastrutture del Comune di Napoli, ha chiesto al sindaco Luigi de Magistris di proclamare il lutto cittadino.

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