Marco Nonno, consigliere comunale di Napoli, non ha mai nascosto la sua nostalgia verso il fascismo e la sua ammirazione verso Benito Mussolini. Considerato di estrema destra, ma in realtà eletto al Comune sempre con partiti con accordi centristi, Nonno ha la sua roccaforte elettorale in quel di Pianura, periferia Occidentale di Napoli. Ed è nell'ex sede del Movimento Sociale prima, poi di Alleanza Nazionale e ora di Fratelli d'Italia che Marco Nonno, classe 1970, ha spento le candeline di compleanno con una torta dal dubbio gusto anche senza la prova d'assaggio. Sul dolce infatti era stampata la foto del Duce del fascismo in persona.
La torta con Benito Mussolini non è passata inosservata: l'ex paracadutista Nonno ha pubblicato le immagini su Facebook ed addirittura ha anche coinvolto un bambino nella ‘celebrazione' al limite dell'apologia. Se n'è accorto un altro politico , Francesco Borrelli, dei Verdi che l'ha redarguito pubblicamente, con un comunicato stampa "A cento anni dalla nascita del fascismo c’è ancora chi inneggia alla figura di Benito Mussolini. C’è chi dopo anni di terrore e di morte, idolatra un dittatore che ha portato l’Italia in uno dei periodi più bui e tragici della sua storia. Esplode il fanatismo fascista, anche qualche consigliere comunale si fa prendere la mano e festeggia il suo compleanno con la faccia di Mussolini sulla torta, ma dopo un’imbarcata di critiche ha cancellato foto pubblicate su Facebook. È impensabile che ad oggi, nonostante l’evoluzione della società, si resti ancorati a un’ideologia terrificante e criminale. Assistiamo ad un delirio fascista, supportato da un’ondata di razzismo mai visto prima. Forse il consigliere aveva dimenticato che l’apologia al fascismo è un reato e rischiava una denuncia” scrivono in una nota il consigliere regionale dei Verdi e Gianni Simioli, speaker radiofonico. “Scegliere il volto di Mussolini come decorazione di una torta – hanno aggiunto Borrelli e Simioli – è sintomo di un delirio preoccupante che poco c’entra con le proprie convinzioni. Oltre tutto chi occupa uno scranno in consiglio comunale dovrebbe che in Italia certe cose sono vietate.
A stretto giro di posta arriva la replica di Marco Nonno: “Trovo assurdo che un consigliere regionale, invece di lavorare per produrre iniziative politiche e legislative in consiglio e per i cittadini che è stato chiamato a rappresentare, perda tempo dietro a certe cose, creando polemiche artificiose con il solo scopo di finire sui giornali per qualche minuto di visibilità ed andandosi a guardare, come si spia dal buco di una serratura, le modalità con cui abbia festeggiato il mio compleanno.
La predica, poi, parte proprio da lui, Francesco Emilio Borrelli, che è stato assessore all’Ambiente alla Provincia di Napoli durante il periodo del disastro dei rifiuti in Campania, da amico personale e riferimento politico di colui che è tra i massimi responsabili di quello che fu sfascio ambientale nella nostra regione: l’allora Ministro dell’ambiente Alfonso Pecoraro Scanio che insieme a Bassolino ed ai suoi personali consiglieri, tra cui anche il verde Borrelli, sarà sempre ricordato dai nostri cittadini come tra i massimi responsabili di quella sciagurata stagione emergenziale che rese la Campania una discarica a cielo aperto. Personalmente non devo dar conto a nessuno, inoltre, di come festeggio il mio compleanno e di come mi regalino le torte i miei amici. Che mi piaccia Mussolini, poi, per una questione storica è risaputo”.