
Pioggia di premi per i dirigenti del Comune di Napoli. Ammontano a oltre 1,3 milioni di euro le "retribuzioni di risultato" del 2018 per i funzionari apicali del Municipio. Bonus fino a 30mila euro in più rispetto allo stipendio base che si aggira in media attorno ai 45mila euro all'anno ciascuno, per un totale di 4 milioni di euro netti. A queste cifre, poi, bisogna aggiungere le "retribuzioni di posizione", cioè il riconoscimento economico aggiuntivo per la funzione svolta, un'altra importante entrata nel bilancio familiare, visto che è quasi pari allo stipendio: 3,7 milioni di euro. In media, anche in questo caso, attorno ai 40mila euro ciascuno. E, ancora, 272mila euro tra bonus per gli avvocati comunali e incentivi tecnici.
Nel 2018 spesi 10 milioni per i dirigenti tra stipendi e premi
Nel complesso, la spesa del Comune tra stipendi e premi dei dirigenti nel 2018 è stata di oltre 9,7 milioni di euro. Su 163 figure dirigenziali in forza a Palazzo San Giacomo, l'anno scorso, ben 28 dipendenti di vertice hanno portato a casa più di 100mila euro, e di questi 10 sono dirigenti esterni con contratto a tempo determinato. Dati che il Comune di Napoli pubblica periodicamente.
I top manager pubblici, Auricchio il più pagato: un milione di euro dal 2016 a oggi
In cima alla lista dei dirigenti più pagati figura il direttore generale Attilio Auricchio, con un bonus di circa 19mila euro nel 2018, oltre allo stipendio da 190mila euro, più altre entrate, per un totale di 214mila euro. Dal 2016 a oggi, secondo i dati inviati dal Comune al Viminale, il costo del direttore generale è stato di circa un milione di euro, calcolando anche gli altri oneri e l'Irap (92mila euro per il 2016 e 309mila euro l'anno dal 2017 al 2019). Dietro Auricchio, nella top five, figura Carmela Olivieri, direttore centrale a tempo determinato, con 156mila euro, il capo dell'avvocatura Fabio Maria Ferrari (140mila), la dirigente Cinzia D'Oriano (138mila) e il comandante della Polizia Locale Ciro Esposito (135mila, comprensivi di 17.988 euro di premi di risultato e 41mila euro di retribuzione di posizione).
Collaborazioni e consulenze, costi lievitati di un milione in 3 anni
Un discorso a parte meritano invece le consulenze e le collaborazioni esterne. A febbraio, il Ministero dell'Interno, che sta conducendo l'istruttoria per approvare le modifiche al piano del pre-dissesto, ha chiesto al Comune delle integrazioni, perché nei documenti trasmessi fino ad allora mancavano proprio questi dati. A marzo, Palazzo San Giacomo ha inviato la risposta con l'elenco delle spese per il personale esterno e delle consulenze. La spesa per i dirigenti a termine dal 2015 al 2017 è aumentata di circa un milione di euro. In dettaglio, il costo dei dirigenti esterni (articolo 110 comma 1 del Tuel) è passato da 2,5 milioni del 2015 (di cui 909mila euro di premi) a 3,7 milioni del 2017 (di cui 1,8 milioni di premi). Nella seconda metà del 2015, infatti, erano cessati 9 dirigenti a tempo indeterminato e il Comune ha dovuto assumere 17 dirigenti esterni. A questi vanno aggiunti altri dirigenti esterni (ex articolo 110 comma 2) passati da 750mila euro del 2015 (di cui 303mila di premi) a 609 mila euro nel 2017 (di cui 253mila di premi). In totale, però, è diminuita la spesa complessiva di tutto il personale comunale, tra pensionamenti e altre fuoriuscite, passata da 305 milioni nel 2015 a 275 milioni nel 2017. La percentuale di incidenza del costo del personale esterno sulla spesa totale è aumentata dallo 0,44% allo 0,72%.
Aumentati anche i costi di staffisti e comandati
In aumento anche il costo degli staffisti (ex articolo 90), secondo i dati inviati al Viminale. Nel 2015 costavano 1,9 milioni, nel 2019 la spesa è salita a oltre 2,1 milioni. Per i dipendenti comandati, invece, il Comune el 2018 spendeva 19mila euro, nel 2019 28mila euro. Molto ridotti, però, i costi per le maestre supplenti che scendono da 3,3 milioni del 2016 a 639mila euro grazie alla stabilizzazione delle precarie. In calo anche gli Lsu: da 1,8 milioni a 512mila euro. Infine, vanno aggiunte le spese per le collaborazioni autonome, ossia le consulenze: 42mila euro nel 2015 e 47mila nel 2016. E i contratti di collabora-zione coordinata e continuativa: circa 90mila euro per i componenti dell'Oiv, l'Organismo Interno di Valutazione.
