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Comune, pressing su De Magistris per il rimpasto: in bilico anche i manager delle partecipate

La prossima settimana il sindaco presenterà la nuova giunta. Ma sul tavolo ci sono anche le posizioni apicali dei manager di NapoliServizi, Anm e Asìa. Tra gli assessori in uscita, Gaeta, Del Giudice, Daniele e Calabrese. In bilico Borriello. Levata di scudi dalle associazioni per difendere la Marmorale.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Ultime ore a Palazzo San Giacomo per ricomporre il risiko delle poltrone. In bilico gli assessori Roberta Gaeta, Nino Daniele, Mario Calabrese, Ciro Borriello e Laura Marmorale. Ma su quest'ultima comitati civici, coop sociali e le associazioni umanitarie impegnate a difesa della vita dei migranti nel Mediterraneo hanno fatto quadrato negli ultimi giorni per scongiurare che possa essere sacrificata per mere logiche politiche. In bilico anche Raffaele Del Giudice, che però nelle ultime ore sembra avviato verso la riconferma. Tra i papabili per un ingresso in giunta, invece, l'ex consigliera del M5S Francesca Menna, fedelissima del presidente della Camera Roberto Fico, i consiglieri comunali Eleonora De Majo, Luigi Felaco e Rosaria Galiero, oltre a possibili innesti della società civile.

Il sindaco rinserra le fila della maggioranza

Senza più una maggioranza solida in consiglio comunale, il sindaco Luigi de Magistris prova a rinserrare le fila arancioni attraverso il rimpasto in giunta ormai imminente. Potrebbe presentare la nuova squadra di governo cittadino già lunedì. Un giro di valzer tra alcune posizioni chiave dell’esecutivo che sembra avere come principale obiettivo quello di ricompattare la maggioranza per l’ultimo scampolo di consiliatura, visto che l’assise cittadina non riesce a riunirsi dal 7 agosto scorso, e stringere alleanze in vista delle prossime regionali, dove il sindaco intende proporre una sua lista Dema e non è escluso possa presentarsi anche in prima battuta – in questo caso dovrebbe dimettersi a febbraio.

Redistribuite anche le deleghe

Il rimpasto sarà accompagnato molto probabilmente anche da una riorganizzazione e redistribuzione delle deleghe, oggi molto frammentate. Il patrimonio è diviso tra tre assessorati, il verde tra due, la mobilità separata dai trasporti. Tanto che anche i dipendenti comunali hanno difficoltà ad individuare l’ufficio competente. Sullo scacchiere anche posizioni importanti all’interno delle società partecipate. Dai direttori generali di NapoliServizi e Anm, al Cda di Asìa. Proprio sulla prima casella, attualmente occupata dal manager Ciro Turiello, è in corso un serrato confronto tra maggioranza e amministrazione. Mentre in Anm la casella è occupata ad interim dal dirigente Gennaro Narducci.

I possibili silurati

Tra gli assessori dati in uscita, secondo i rumors di palazzo, figura Roberta Gaeta, la responsabile del Welfare, uno dei settori maggiormente penalizzati nei bilanci degli ultimi anni, con continui tagli e soppressione di servizi. Contro la scure della spending review Gaeta si è scagliata più volte anche scrivendo direttamente al sindaco, ma senza grossi risultati. Rischia il posto anche Mario Calabrese (Infrastrutture). Il prof di ingegneria, rappresentante del mondo accademico e delle professioni, ha rischiato più volte la poltrona nel corso della consiliatura, tra le polemiche per i ritardi sui cantieri e per il caos traffico, ma è stato sempre riconfermato. In bilico anche la posizione di Nino Daniele (Cultura), ex sindaco di Ercolano, arrivato a Palazzo San Giacomo oltre che per meriti sul campo, come trait d’union con l’ala sinistra del Pd. Un ruolo politico che però oggi non sembra più rientrare nel giro di orizzonte delle strategie del sindaco. Sulla graticola anche Raffaele Del Giudice, con delega all’Ambiente, già dimezzato dalla perdita della carica di vicesindaco, trasferita a Enrico Panini, mai digerita. L'assessorato green fino a qualche mese fa era nel mirino dei Verdi, con Marco Gaudini in pole position. Ma la casella potrebbe restare invariata. In forse nelle ultime ore anche la posizione di Ciro Borriello, assessore allo Sport e al Verde. Ma i giochi saranno aperti fino all’ultimo minuto, perché la decisione della giunta è competenza esclusiva del primo cittadino.

In soccorso della Marmorale 40 associazioni, anche Open Arms e Mediterranea Saving Humans con l'esperta del sociale

Infine, l’ultima arrivata Laura Marmorale (Diritti sociali), fino a un anno fa assessorino alla III Municipalità. Nei pochi mesi a Palazzo San Giacomo Marmorale si è subito fatta notare per competenza e dedizione alle tematiche sociali, dove ha maturato esperienza sul campo. Proprio per questo motivo, la sua possibile defenestrazione non è stata ben accolta dal mondo del terzo settore. Da qui, la lettera che circa 40 associazioni civiche, onlus tra cui Open Arms, operatori sociali, Coop, docenti, e personalità della cultura come lo scrittore Maurizio De Giovanni, o impegnate nel sociale come il frate comboniano Alex Zanotelli, hanno voluto inviare al sindaco de Magistris per cercare di scongiurare questa ipotesi. Ma solidarietà alla Marmorale è arrivata anche da Mediterranea Saving Humans. Tutte associazioni molto care al sindaco Luigi de Magistris, impegnato in prima linea nella battaglia umanitaria contro le morti in mare dei migranti.

Chi entra?

Tra i papabili per un posto in prima fila c’è un nutrito gruppo di consiglieri comunali. Eleonora De Majo (Dema), espressione dei centri sociali e del mondo Insurgencia, dovrebbe sostituire Nino Daniele, ma avrebbe chiesto anche le deleghe ai beni comuni e alla manutenzione del patrimonio, attualmente in mano a Borriello. Luigi Felaco (Dema) sarebbe in direzione del patrimonio, mentre a Rosaria Galiero (Sinistra in Comune) i giovani. Francesca Menna, ex M5S, dovrebbe essere la quarta. Tra le ipotesi, i Trasporti potrebbero andare ad Alessandra Clemente.

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