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Comune senza soldi: chiudono nel pomeriggio i centri per anziani e le biblioteche

I vecchietti hanno trovato sbarrati i luoghi di ritrovo per giocare a tombola o a carte. Stop anche alle biblioteche. Il provvedimento arriva dopo la scure della Ragioneria di Stato che la scorsa settimana ha chiesto al Municipio il recupero di 117 milioni tra premi e indennità, erogati illegittimamente nel 2007-2018. In diverse Municipalità, i direttori hanno disposto la chiusura pomeridiana dei centri a partire da oggi.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Comune di Napoli nel caos. Mancano risorse e accordi per le turnazioni del personale, chiudono a sorpresa nel pomeriggio i centri per anziani e le biblioteche in città. Il provvedimento arriva dopo la scure della Ragioneria di Stato, che a fine dicembre ha chiesto il recupero di 117 milioni di euro per premi e indennità erogate irregolarmente ai dipendenti tra il 2007 e il 2018 e si inserisce anche in una fase di riorganizzazione del sistema delle turnazioni dei dipendenti del Comune. Già oggi, intanto, molti anziani sono rimasti senza il consueto ritrovo per giocare a carte o a tombola, come accaduto nella VI Municipalità di Ponticelli, Barra e San Giovanni a Teduccio, nell'VIII di Scampia e Chiaiano o nella IX di Soccavo-Pianura. Con note indirizzate a tutti i dipendenti delle Municipalità, infatti, il direttori hanno comunicato la sospensione delle turnazioni fino a nuovo ordine.

Clima molto teso al Municipio, dove per risolvere la questione si attende la riunione con i sindacati per i prossimi giorni per siglarel'accordo sulla contrattazione decentrata per il 2019, che include anche gli istituti come la turnazione e la reperibilità, che si sarebbe dovuto chiudere entro l'anno scorso. Missione non facile considerando che il tavolo sindacale il 30 dicembre scorso si è spaccato. Una boccata d'ossigeno potrebbe venire dall'arrivo degli ex Lsu stabilizzati a dicembre, che dovrebbero essere impiegati proprio nelle Municipalità dalla prossima settimana. Mentre al Comune è allo studio la possibilità di sostituire la turnazione con una indennità di disagio retributivo, che però potrebbe valere in termini economici circa la metà.

Chiusi centri per anziani e biblioteche nei quartieri

A far deflagrare la situazione le note dei direttori di Municipalità indirizzate in questi giorni a tutti i dipendenti e ai Presidenti dei Parlamentini. Nella lettera del direttore della VI Municipalità del 2 gennaio 2020, ad esempio, si comunica “la sospensione temporanea della turnazione per il servizio Gestione Attività Territoriale a partire dal 3 gennaio 2020 fino all'approvazione della rimodulazione dei relativi piani”. Alla IX Municipalità di Soccavo-Pianura, invece, il provvedimento prevede che "in attesa di adottare il nuovo sistema di turnazione si potrà procedere a far turnare solo il personale addetto ai parchi". Ma provvedimenti simili sono in arrivo, su disposizione dell'amministrazione centrale, anche per altre Municipalità.

Le polemiche: “Anziani lasciati soli proprio durante le feste”

“Come avevamo anticipato la scorsa settimana – commenta Danilo Criscuolo, segretario Cigl Fp del Comune di Napoli il non aver ristrutturato entro la fine di dicembre il sistema della turnazione ha determinato il blocco dei servizi, confermato dai provvedimenti assunti dalla Direzione Generale e a cascata dalle amministrazioni periferiche. Il risultato sarà una riduzione dei servizi al cittadino. Problemi analoghi si stanno vivendo anche nella VII Municipalità, dove da luglio si è ridotto il servizio della biblioteca di San Pietro a Patierno, e molti ragazzi che vi andavano a studiare il pomeriggio non possono più farlo”. “Questo provvedimento – dichiara Antonio Di Costanzo, consigliere VI Municipalitàche comporta il blocco delle attività sia nelle biblioteche che nei centri per anziani dove molto attività ludiche si svolgono proprio di pomeriggio, scatenerà tantissime proteste dei cittadini. Nei nostri quartieri questi servizi sono molto richiesti e frequentati, ci sarà malcontento. Senza contare i tanti anziani soli che proprio durante le feste di Natale si vedranno abbandonati”.

Simeone: “Sbagliato colpire i più deboli, intervenga il sindaco”

“Al danno la beffa – commenta Nino Simeone, presidente della Commissione Infrastrutture – Il welfare a Napoli è diventata pura utopia. Già il Comune di Napoli offre sempre meno opportunità alle tante famiglie disagiate o con disabilità. E adesso viene meno anche il semplice servizio di "presidio" nelle nostre strutture comunali che garantiva un'opportunità di svago e socializzazione, in un epoca di globalizzazione che non consente alcun rapporto umano a chi non sa utilizzare internet? Mi aspetto un intervento forte e deciso del Sindaco su questo argomento e sono sicuro che insieme al sindacato e ai lavoratori, riuscirà a trovare una soluzione organizzativa per garantire l'apertura di questi spazi pubblici che altrimenti sarebbero ingiustificabili. Così – conclude – come va affrontato il problema degli abbonamenti di trasporto "gratuiti" per i circa diecimila napoletani incapienti, per lo più disoccupati o anziani senza reddito o con reddito bassissimo, che fino al 2017-2018 usufruivano di questa agevolazione che permetteva loro la libera circolazione sui mezzi pubblici, senza pagare il biglietto da 1,50 euro a corsa, e che probabilmente anche per il 2020 non verranno rilasciati”.

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