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Condannato per aver trascinato la compagna con il guinzaglio del cane, ma è già libero

L’uomo che ha trascinato la propria compagna sui Gradoni di Chiaia con il guinzaglio del cane è stato condannato ad un anno e quattro mesi per direttissima, ma con pena sospesa. Di fatto, non farà neanche un giorno di carcere, ed è già a piede libero. Rabbia del Sindacato di Polizia Penitenziaria: “Quando si tratta di dare un segnale di fermezza e pugno duro c’è sempre una scappatoia”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Immagine di repertorio
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NAPOLI – Incredibile ma vero: l'uomo arrestato, processato per direttissima e condannato a un anno e quattro mesi per aver aggredito la compagna che voleva lasciarlo, addirittura trascinandola sui Gradoni di Chiaia con il guinzaglio del cane facendola svenire, è già a piede libero. Non farà dunque neanche un giorno di carcere, perché è stata decisa la sospensione della pena, già di per sé molto bassa vista la gravità dell'episodio: è questo l'epilogo, assurdo, della vicenda che ha sconvolto Napoli in questo inizio di 2019.

Lo ha denunciato il Sindacato di Polizia Penitenziaria, attraverso il segretario generale Aldo Di Giacomo, che dopo aver sottolineato la condanna subita dall'uomo come "decisamente lieve", ha anche spiegato che l'uomo non passerà neanche un giorno in carcere, ed è già a piede libero. "In queste circostanze sentiamo sempre ripetere che non si può abbassare la guardia, che il “femminicidio” ha toccato livelli di vera emergenza sociale, civile e di giustizia, ma poi", ha sottolineato Di Giacomo, "proprio quando si tratta di dare un segnale di fermezza e pugno duro c'è sempre la scappatoia per chi si macchia di atroci delitti".

"La brutta verità è che in questo Paese non c'è più alcuna distinzione tra vittima e carnefice", ha sottolineato ancora Di Giacomo, che ha invece plaudito il comportamento dei passanti, "che hanno prontamente reagito di fronte a quanto è accaduto e che hanno dato prova di reazione da additare come esempio civile". L'uomo è dunque già a piede libero per le strade di Napoli: questo perché, nonostante il giudizio per direttissima, è stato condannato ad un anno e quattro mesi di carcere con pena sospesa. Ragion per cui, non metterà piede in carcere. Oltre alla condanna, all'uomo è stata anche applicata la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima.

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