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Covid 19

A Napoli i senzatetto non potranno più uscire dal centro di accoglienza comunale

Nuovo regolamento del Comune di Napoli: il Centro di Prima Accoglienza per i senzadimora da oggi è aperto H24, non solo mezza giornata, ma i senzatetto una volta entrati non potranno più uscire, se non per motivi di estrema necessità autorizzati dalla Direzione. Chi esce senza permesso non potrà rientrare e rischia la denuncia penale. Misure a tutela della salute degli ospiti e dei dipendenti, per azzerare il rischio di contagio.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Il centro comunale di accoglienza per i senzadimora di Napoli, durante l'emergenza da Coronavirus, sarà aperto tutto il giorno, non solo il pomeriggio e la notte, ma i senzatetto una volta entrati non potranno più uscire, se non per motivi di estrema urgenza e necessità autorizzati dalla Direzione. Altrimenti rischiano la denuncia penale. Vietato anche il rientro di chi esce senza permesso. Ecco il nuovo regolamento del Comune di Napoli per il Coronavirus, in vigore da oggi 30 marzo 2020, per il Centro di Prima Accoglienza (CPA) di via De Blasis, nei pressi di Corso Umberto I, che può ospitare fino ad oltre 120 persone al giorno. Misure a tutela della salute degli ospiti e dei dipendenti, per azzerare il rischio di contagio.

Il regolamento: chi esce senza autorizzazione non può rientrare

“A partire da lunedì mattina 30 marzo 2020 – specifica il regolamento – le uscite dal centro saranno controllate dall’ufficio esclusivamente per i motivi previsti dalle disposizioni (salute e impellenti e documentate necessità amministrative) e saranno comunque scaglionate dalla direzione esclusivamente nelle ore della mattina. Per il ritiro delle pensioni o del reddito di cittadinanza saranno fatti dei turni che rispetteranno anche le disposizioni regionali”. “Gli ospiti – precisa il documento – non potranno più uscire ed entrare liberamente dal Centro e chi lo fa sotto la sua responsabilità perde il diritto all’ospitalità e non potrà più entrare”.

Il portone sarà sempre chiuso

“Il portone resterà sempre chiuso. Agli ospiti sarà garantita colazione pranzo e cena e per le necessità personali (sigarette, medicine, altro) sarà organizzata un’unica spesa”. Ogni senzatetto potrà compilare un modulo la sera, dopo cena, nel quale chiedere alla Direzione di poter uscire in un determinato giorno, indicando anche il motivo, come una visita medica, la convocazione di un uscita, o un prelievo. Ogni richiesta sarà valutata in base alla necessità e sarà consegnata in caso affermativo una certificazione da esibire alle forze dell'ordine per i controlli, con la fascia oraria dell'uscita. Chi esce senza autorizzazione “non potrà più rientrare nella struttura”.

Separati i locali degli operatori da quelli dei senzatetto

A tutela della salute e per scongiurare il rischio contagio sono state definite anche le aree che si possono frequentare. I senzatetto potranno occupare la sala Teatro, la mensa, il cortile, le camera del terzo e quarto piano e la scala d'emergenza. Mentre saranno interdetti alcuni locali come la sala d'attesa al piano terra, l'ascensore, la scalinata principale. Durante la giornata si potrà passeggiare nel cortile o nella sala teatro, ma bisognerà mantenere le distanze di sicurezza.

I sindacati Cisl, Uil e Csa: "Ora Dpi a tutti i dipendenti"

“I sindacati Cisl, Uil e Csa – spiega Agostino Anselmi (Cisl Fp) – si sono battuti da subito per potenziare il Centro di Prima Accoglienza di Napoli a tutela della salute sia dei dipendenti comunali sia degli oltre 50 ospiti che quotidianamente venivano ospitati solo per mezzagiornata. Verranno ospitati tutto il giorno, ricevendo così anche un pasto caldo a mezzogiorno ed il cestino la sera e la colazione la mattina. Siamo stati addirittura costretti a rivolgerci al Prefetto per raggiungere questo risultato. Diamo atto all'assessore al Welfare Monica Buonanno del grande impegno profuso con costanza tenacia e coraggio. Tuttavia – aggiunge – riteniamo che ci siano ancora provvedimenti da adottare per garantire la salute dei lavoratori. Abbiamo chiesto un incontro ad horas all'amministrazione – conclude – per verificare che siano realizzare condizioni di sicurezza per tutti a partire dal distanziamento sociale, dalla misurazione della temperatura, dall'invio di personale OSA e per la dotazione a tutti di DPI”.

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