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Ancora viaggi in treno dal Nord a Napoli. Respinto chi ha la febbre

Nonostante i divieti del Governo anche oggi c’è chi è partito in treno dal Nord per il Sud Italia. Verifiche della temperatura nelle stazioni con i termoscanner e scene di pianto a Milano di chi è stato respinto perché non ha passato i controlli. A Napoli Centrale verifiche su tutti gli arrivi da parte di Polfer e medici di medicina generale.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Coronavirus da Nord a Sud: nonostante l'ordinanza del minstero dell'Interno che vieta a tutti gli italiani "di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in comune diverso da quello in cui si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute", c'è ancora chi è partito in treno oggi dal Nord Italia per arrivare al Sud, Napoli compresa.

Rigide verifiche della temperatura nelle stazioni con i termoscanner e scene di pianto a Milano di chi è stato respinto perché non ha passato i controlli. Dopo l'annuncio del Governo di un nuovo Dpcm per bloccare tutte le attività produttive non essenziali, su molti treni si è registrato un picco di prenotazioni soprattutto per quelli previsti per oggi pomeriggio. Dopo l'appello lanciato dal governatore della Campania, Vincenzo De Luca, però, il governo è intervenuto nel pomeriggio con l'ordinanza dei ministri Luciana Lamorgese (Interno) e Roberto Speranza (Salute) che ha bloccato i viaggi. Ma alcuni viaggiatori erano già partiti. Nelle stazioni controlli congiunti già oggi pomeriggio di task force della Polfer, di Medici di Medicina Generale e Rfi che hanno verificato le temperature con i termoscanner sia ai viaggiatori in partenza che a quelli in arrivo.

Alla Stazione di Milano respinti i viaggiatori

Scene di pianto, invece, alla Stazione Centrale di Milano quando alcuni passeggeri sono stati respinti alla partenza dei treni diretti a Salerno e Napoli perché non avevano passato i controlli diventati più stringenti dopo le recenti direttive che limitano gli spostamenti. I passeggeri, non molti alle partenze, sono stati sottoposti a rigorose e approfondite verifiche dell'autocertificazione e dei documenti e anche a quelli della temperatura corporea. Complessivamente circa una decina di viaggiatori sono stati respinti perché non avevano i requisiti.

A Napoli controlli con i termoscanner

Alla Stazione di Napoli Centrale sono in corso da oggi pomeriggio controlli straordinari sui passeggeri in arrivo dal Nord. Sotto i riflettori diversi convogli d alta velocità Torino-Napoli arrivato alle 15,03, il Venezia-Napoli alle 15,48 e il Milano-Salerno che arriverà alle 22,12. Gli agenti della Polfer, supportati da dipendenti Rfi (Rete Ferroviaria Italiana), della Protezione Civile Regionale e dai medici della Federazione dei medici di medicina generale hanno controllato tutti i passeggeri in arrivo chiedendo i motivi dello spostamento e la rispondenza delle certificazioni presentate. Personale di Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) ha misurato la temperatura corporea dei passeggeri mediante termoscanner dirottando verso i medici presenti in stazione quelli che hanno fatto registrare una temperatura corporea superiore ai 37,3 gradi.

De Luca: bene il blocco delle partenze

"Esprimo il mio vivo apprezzamento per la tempestività e l'importanza della decisione assunta dal Governo, ed esplicitata dal decreto congiunto del Ministero della Salute e del Ministero dell'Interno, per il blocco di tutte le partenze da Nord a Sud. Questo ci aiuterà a combattere meglio la diffusione del contagio", dice Vincenzo De Luca in una nota. "Ricordo tuttavia che rimane aperto un problema che a mio parere va affrontato con altrettanta tempestività e determinazione: il controllo del territorio, per il quale le forze in campo sono insufficienti. Da questo punto di vista ritengo assolutamente necessario impegnarsi in un grande sforzo collettivo, rivolto all'obiettivo essenziale e prioritario di contenere il contagio. Occorre un piano di mobilitazione mirato delle forze di polizia ma anche di tutte le Forze Armate, coerente con l'obiettivo, al netto delle attività di prevenzione antiterrorismo".

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