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Covid 19

In Campania è allarme per i rientri dal Nord dopo la chiusura delle fabbriche

Massima allerta a Napoli per il rischio di un’ondata di rientri bis dalle altre regioni, dopo l’annuncio del Governo della chiusura delle attività produttive e dei servizi non essenziali in tutto il Paese. Il governatore Vincenzo De Luca chiama il premier Giuseppe Conte: bloccare i flussi dal Nord Italia. Controlli sanitari ai passeggeri che scendono alla stazione di Napoli e in quella di Salerno. Nel pomeriggio il Governo ha bloccato i trasferimenti non indispensabili.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Massima allerta in Campania per il rischio di un'ondata di rientri bis dalle altre regioni, dopo l'annuncio del Governo della chiusura delle attività produttive e dei servizi non essenziali in tutto il Paese, come misura estrema di contenimento del contagio da Coronavirus. In Italia, però, si continuerà a circolare sui treni a lunga percorrenza, che però non fermeranno nelle stazioni secondarie, al fine di facilitare i controlli. Proprio stamattina, alle 9,48, è partito da Milano Porta Garibaldi un Frecciarossa per Napoli con una trentina di persone. Pochi rispetto alle ondate degli scorsi giorni dalla Lombardia. Ma preoccupano sopratutto i possibili rientri da altre regioni con la possibilità di moltiplicare le occasioni di contatto tra le persone. Non è escluso che alla Stazione Centrale di Napoli possano essere effettuati dei controlli sanitari sui viaggiatori in rientro da fuori per evitare un rimbalzo di contagi. Già oggi la Polfer effettua controlli tutti i giorni alla Stazione Garibaldi di Napoli. I viaggiatori vengono fermati uno ad uno e viene fatto compilare il modulo. Nel pomeriggio, il governo, con un'ordinanza firmata dai ministri Luciana Lamorgese (Interno) e Roberto Speranza (Salute), ha vietato "a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in comune diverso da quello in cui si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute”.

Appello di De Luca al premier Conte

Il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca questa mattina ha avuto un colloquio telefonico con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al quale è stata sollecitata l'adozione di misure drastiche per bloccare il prevedibile flusso di cittadini di ritorno al Sud e in Campania per la chiusura di attività produttive. Il premier Conte ha rassicurato De Luca: il Governo sta affrontando questa problematica per le decisioni di merito.

Spostamenti sui treni Nord-Sud ancora consentiti

Il nuovo Dpcm annunciato ieri dal Governo, infatti, non dovrebbe bloccare i trasporti. Le disposizioni ministeriali sono aggiornate quotidianamente sul sito Trenitalia che riporta elenco dei collegamenti disponibili suddivisi per categoria di treni e, in ambito locale, regione per regione. Secondo le prime indiscrezioni, anche con il nuovo Dpcm continueranno ad essere consentiti i trasporti ferroviari interurbani di passeggeri, quelli di merci, i trasporti locali urbani e suburbani, taxi, Ncc, autotrasportatori, trasporti marittimi e aerei. Anche se sarà rinnovato ancora l'invito a limitare gli spostamenti solo a quelli necessari. Saranno garantiti anche gli altri servizi essenziali. Ma molte attività produttive e fabbriche in tutt'Italia chiuderanno provvisoriamente i battenti. Dove andranno operai e impiegati pendolari?

Da Milano stamattina un treno per Napoli con 30 persone

I rientri dalla Lombardia dopo le ondate di inizio marzo sono ormai ridotti a lumicino. Stamattina, la stazione di Porta Garibaldi a Milano era semideserta. Solo una trentina di passeggeri è salita sul Frecciarossa Milano-Napoli delle 9,48. La sensazione stamani alla stazione di Porta Garibaldi è che poca gente si sia messa in viaggio verso sud da Milano, dove da oggi, come in tutta la Lombardia, sono in vigore nuove misure restrittive che hanno disposto, tra le altre cose, la chiusura di alcuni uffici pubblici, studi professionali e cantieri.

I treni a lunga percorrenza non fermeranno nelle stazioni secondarie

I treni a lunga percorrenza fermeranno solo nelle stazioni principali. Lo rende noto Trenitalia, oggi 22 marzo 2020. "Per contrastare la diffusione del Coronavirus COVID-19 e agevolare le attività di controllo delle autorità nelle stazioni ferroviarie, i treni a lunga percorrenza con più di una fermata in una stessa città si fermano esclusivamente nelle stazioni di Milano Centrale, Torino Porta Nuova, Genova Piazza Principe, Firenze SMN, Perugia, Roma Termini e Napoli Centrale. Le fermate nelle stazioni  secondarie delle città interessate sono cancellate".

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