Le Asl campane richiamano i medici in pensione a 60 euro all’ora
Mancano gli operatori sanitari per affrontare l'emergenza Coronavirus, così le Asl della Campania stanno richiamando i medici in pensione, anche quelli che non sono più iscritti all'ordine. Il reclutamento di massa straordinario è previsto dal decreto legge del Governo per il potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale per fronteggiare l'emergenza Covid-19, recepito dalla Regione Campania con una direttiva a tutte le Asl dell'11 marzo scorso della Direzione Generale per la Tutela della Salute. I volontari svolgeranno attività clinico assistenziale nelle strutture delle Asl con contratto di 6 mesi rinnovabili per il periodo dell'emergenza entro il 2020, con un compenso di 60 euro all'ora lordi.
Nelle Asl contratti ai medici in pensione
Molte Asl, come quella di Salerno, hanno già lanciato l'avviso pubblico rivolto a chi aveva già appeso al chiodo il camice bianco, ma è disposto a rientrare in servizio per dare una mano a superare la crisi che sta vivendo il Paese. È caccia soprattutto a specialisti, pneumologi, infettivologi, anestesisti e rianimatori, di cui si ha un gran bisogno. Saranno formati degli elenchi aperti “di medici collocati in quiescenza disponibili a prestare attività necessaria a garantire l'erogazione delle prestazioni di assistenza sanitaria in ragione delle esigenze straordinarie ed urgenze derivanti dalla diffusione del COVID -19”.
Chiamati anche i medici all'ultimo anno di specializzazione
La Regione Campania sta favorendo tutte le linee possibili per potenziare il Servizio Sanitario Nazionale, tra queste, non solo il richiamo dei medici in pensione, ma anche lo sfruttamento delle graduatorie, l‘interpello di medici iscritti all'ultimo anno di specializzazione, il potenziamento della specialistica. Il problema è che mancano soprattutto le figure degli specialisti. Tutte le Asl della Campania stanno mettendo in campo queste iniziative e alcune hanno già richiamato e contrattualizzato i medici in pensione. Per quanto riguarda gli infermieri e gli Operatori Socio-Sanitari (OSS) si sta cercando di sfruttare tutte le graduatorie disponibili. La Regione ha predisposto un interpello per far scorrere la graduatoria e trovare nuovo personale disponibile a venire subito a lavoro.