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Covid 19

La Zona rossa Covid a Mondragone è finita. Ora i vigili alla ricerca degli sfruttatori di immigrati

Finisce la zona rossa scattata nell’area delle palazzine ex Cirio: in due settimane, emersi 92 casi positivi al coronavirus. Questa mattina è scattata anche una maxi operazione delle forze dell’ordine: si cerca di scoprire gli irregolari e soprattutto i caporali che li sfruttano nei campi agricoli.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Finisce la zona rossa delle palazzine ex Cirio di Mondragone: terminate le attività di screening sui potenziali casi di positività al coronavirus, da oggi la città torna alla normalità. Ma, contestualmente alla fine della zona rossa, questa mattina è scattato anche un maxi blitz delle forze dell'ordine, a caccia sia di stranieri irregolari, sia di chi li sfrutta. L'obiettivo è duplice: far emergere quanto più possibile persone finora "estranee" ai controlli ufficiali, e soprattutto dare un duro colpo al capolarato, che nella Terra di Lavoro raggiunge numeri importanti.

Tra i controlli che le forze dell'ordine, su mandato del sindaco di Mondragone Virgilio Pacifico, stanno effettuando dalle prime ore di questa mattina, ci sono soprattutto proprietari di case e i cosiddetti "caporali", i primi che molto spesso affittano in nero a stranieri irregolari le proprie abitazioni (con rischi anche evidenti per la loro salute) e i secondi che li sfruttano per il lavoro stagionale soprattutto nelle campagne adiacenti.

Sono 92 i casi positivi scoperti a Mondragone

Nel periodo dei controlli e degli screeningNel periodo dei controlli e degli screening, nella cittadina di Mondragone sono emersi ben 92 casi positivi: di questi solo uno è già guarito, mentre per altri 91 si tratta di casi ancora attivi. Tutto è iniziato due settimane fa, quando una donna appartenente alla comunità bulgara che da anni vive nelle palazzine ex Cirio si era presentata in ospedale per dare alla luce in figlio. Il parto si era concluso senza problemi, ma la donna era al contempo risultata positiva al coronavirus: da qui, i primi controlli che hanno portato a scoprire il focolaio di Mondragone, che in 15 giorni ha fatto segnare 92 casi positivi complessivi.

La comunità bulgara già al lavoro nei campi

Alla riapertura della zona rossa, già questa mattina molti braccianti appartenenti alla comunità bulgara che vive nelle palazzine ex Cirio erano già tornati a lavorare nei campi. Ma non sono mancati casi di persone che, invece, alla riapertura della zona rossa hanno preferito fare i bagagli e tornare nei loro paesi d'origine. Smontati intanto i new jersey, e anche l'esercito ha tolto i presidi.

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