A Napoli ci sono più denunciati che contagiati da Covid-19
Nell'area metropolitana di Napoli i denunciati per aver violato i decreti imposti per limitare il contagio da coronavirus sono di più dei cittadini che sono stati contagiati dal virus Sars-Cov-2 in tutta la regione Campania. Molti di più: per ogni paziente ce ne sono otto che si sono beccati una denuncia ai sensi dell'articolo 650 del codice penale, che prevede un'ammenda fino a 206 euro e l'arresto fino a tre mesi. I dati sono quelli diffusi dalla Prefettura di Napoli, che quotidianamente aggiorna sull'esito dei servizi che le forze dell'ordine (a breve insieme all'Esercito) stanno effettuando tra Napoli e provincia con 12.252 operatori: controllati 60.287 persone e 12.529 attività commerciali, sospese 9 attività e sanzionati o denunciati 253 titolari di esercizi commerciali.
Secondo i dati diffusi dall'Unità di Crisi della Regione Campania (aggiornati alle 22.15 di ieri, 18 marzo 2020) i contagiati in Campania sono in totale 641; ieri sono risultati positivi 87 dei 416 tamponi effettuati presso i laboratori della rete regionale (ospedali Cotugno, Federico II e San Paolo di Napoli, Moscati di Avellino, Sant'Anna di Caserta).
I denunciati dell'area metropolitana di Napoli, invece, sono ben 5077, mentre gli arrestati sono 27, tutti incappati nei controlli predisposti per verificare il rispetto dei decreti del Presidente del Consiglio per limitare il contagio e la diffusione di Covid-19 (dati diffusi dalla Prefettura di Napoli e aggiornati alle 10:52 di oggi, 19 marzo 2020). Per ogni contagiato, ce ne sono 7,9 che avrebbero dovuto seguire le norme imposte dai decreti a tutela della salute pubblica e che invece sono stati trovati in strada senza una ragione valida, o hanno tenuto aperto i loro negozi.
Gli esempi incredibili in questi giorni non sono mancati: dall'uomo di Ischia che andava in giro tutto il giorno con le buste della spesa alla famiglia che aveva organizzato un pic nic a Varcaturo, per arrivare alla pasticceria che è stata chiusa oggi dai carabinieri perché, malgrado le prescrizioni, era aperta e stava preparando le zeppole per la festa del papà per consegnarle a domicilio.