Mattia morto per una malattia rara, i genitori portano spesa a famiglie povere
Francesco e Simona sono i genitori di Mattia Fagnoni, morto nel 2015 quando aveva sette anni e mezzo per una rara malattia genetica. Un murales alla Pignasecca, Napoli, ricorda la sua storia (foto in alto). Il loro negozio di articoli di abbigliamento per ragazzi deve restare chiuso a causa del decreto del governo sul coronavirus poiché non vende beni di prima necessità. Costretti a tenere abbassata la saracinesca, non si sono persi d'animo e tramite la loro associazione, la ‘Mattia Fagnoni Onlus' che aiuta famiglie di bambini con malattie rare, stanno cercando di fare la loro parte.
"Spesa a domicilio a chi ne ha bisogno"
"Dalla metà di marzo abbiamo consegnato offerte di 150-200 euro alle famiglie di questi bambini, che assistiamo. Abbiamo acquistato 500 mascherine e le abbiamo distribuite insieme a disinfettanti per le mani e per le pulizie in casa. Un altro quantitativo di mascherine lo abbiamo ordinato in Cina e ce le consegneranno lunedì. Poi, però, hanno cominciato ad arrivarci sul cellulare i messaggini di persone sconosciute, e così da tre giorni abbiamo cominciato a consegnare le spese. Alcuni ci dicono apertamente che in casa non hanno più cibo. Sono cose che dovrebbero fare le istituzioni. Ma ci hanno abbandonati e allora l' unica è aiutarsi a vicenda. Certo, adesso con il negozio chiuso siamo in difficoltà anche noi siamo fortunati. Qui c'è la solidarietà dei parenti, che magari ti prestano qualcosa. Il problema è di chi una famiglia non ce l'ha", hanno raccontato all'agenzia Ansa.