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Covid 19

Napoli, arriva ordinanza per sanificare bus, metro, uffici pubblici e privati entro 10 giorni

Il sindaco Luigi de Magistris firma la seconda ordinanza comunale per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Disinfezione degli uffici pubblici e privati entro 10 giorni. Pena sanzioni fino a 500 euro. Priorità agli sportelli del front office e al centro di accoglienza per i senzatetto. Previste regole anche per ristoranti e cinema.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Sanificazione obbligatoria entro 10 giorni per uffici, palestre e tutti i luoghi pubblici e per gli esercizi privati, come ristoranti e cinema, e nuove regole per ristoranti e locali aperti al pubblico. Il sindaco Luigi de Magistris firma la seconda ordinanza per il contenimento del rischio contagio da Coronavirus, dopo quella emanata ieri che ha disposto la chiusura delle scuole di Napoli fino a sabato per fare la disinfezione. L'ordinanza-bis è stata pubblicata in tarda serata e prevede l'obbligo per tutti gli uffici, pubblici e privati, di avviare azioni di igienizzazione e sanificazione delle superfici e degli ambienti con i prodotti chimici indicati dall'Istituto Superiore di Sanità nel decalogo di febbraio 2020, che dovrà essere esposto in modo visibile nel locale. Per i trasgressori sono previste pesanti sanzioni fino a 500 euro.

Ordinanza rivolta a locali pubblici e privati, come ristoranti e cinema

La seconda ordinanza, dopo quella per le scuole, con le misure preventive per il Coronavirus è rivolta ai "titolari e gestori dei pubblici esercizi di somministrazione; esercizi di media e grande distribuzione; attività commerciali in sede fissa; chalet; uffici pubblici e privati se aperti al pubblico; impianti sportivi al coperto e palestre; attività artigianali, alimentari e non; luoghi di pubblico spettacolo e trattenimento; luoghi ed edifici di culto; spazi comuni di alberghi, strutture ricettive e locali destinati a locazioni brevi; luoghi aperti al pubblico (compresi musei, stazioni, porto ed aeroporto) e comunque di ogni altro luogo non aperto al pubblico, a qualsiasi titolo adibito ad assembramento di persone".

Tutti questi soggetti avranno "l'obbligo di fare la disinfezione entro 10 giorni e di esporre all'esterno del locale in modo visibile all'utenza e agli organi preposti al controllo l'idonea attestazione dell'avvenuto intervento di disinfezione, oppure la certificazione della ditta incaricata". Inoltre, dovranno "assicurare, all'esito dell'avvenuta attività straordinaria di disinfezione, un'attività di pulizia ordinaria conforme alle direttive ministeriali, garantendo una frequente aerazione dei locali".

Quali prodotti usare per pulire i locali

I prodotti sono quelli indicati dall'articolo 6 del Decalogo dell'Istituto Superiore di Sanità: disinfettanti chimici a base di cloro o alcol (a base di candeggina-cloro, solventi, etanolo al 75%, acido peracetico e cloroformio).

Dispenser di gel disinfettanti negli uffici e regole per ristoranti

In tutti gli uffici e i luoghi pubblici, poi, come anticipato da Fanpage.it, sarà obbligatorio installare i dispenser per l'erogazione dei gel disinfettanti o antisettici per lavarsi le mani. Sono previste, poi, raccomandazioni e prescrizioni per gli esercizi privati aperti al pubblico, come ristoranti, pub, cinema e teatri, che dovranno esporre il decalogo previsto al ministero della Salute. “Si tratta di misure – spiega il sindaco Luigi de Magistrische puntano a ridurre il rischio di contagio. Ci muoviamo nel solco delle disposizioni nazionali”.

Prescrizioni anche per bus privati

Le società di trasporto pubblico locale e di trasporto pubblico non di linea i cui automezzi transitano sul territorio cittadino, come bus privati e turistici, dovranno "assicurare idonee misure di prevenzione a tutela dei dipendenti e dell'utenza, effettuando la pulizia e la disinfezione dei vagoni e degli abitacoli dei treni e degli autobus. Esporre in modo visibile all'utenza l'idonea certificazione dell'avvenuto intervento di disinfezione e il decalogo dell'Istituto Superiore della Sanità".

Sanzioni fino a 500 euro per chi viola la norma

Per i trasgressori dell'ordinanza è prevista la sanzione pecuniaria da 25 a 500 euro, con pagamento in misura ridotta di 50 euro. Il Servizio Polizia Locale è incaricato di vigilare sull'osservanza delle disposizioni contenute nell'ordinanza.

La raccomandazione: "evitare il sovraffollamento negli uffici pubblici"

L'ordinanza, infine, reca anche una serie di raccomandazioni. Per gli abitanti, ad esempio, "il rispetto delle buone prassi declinate dal Ministero della Salute nel citato decalogo". Tutti coloro che negli ultimi 14 giorni hanno transitato nelle aree oggetto di provvedimenti restrittivi da parte delle autorità sanitarie, ossia nelle zone rosse del contagio, dovranno "comunicare tale circostanza agli organi competenti". Ai datori di lavoro l'invito a "favorire, ove necessario, modalità flessibili di svolgimento della prestazione lavorativa (cosiddetto lavoro agile), nonché di evitare il sovraffollamento degli uffici aperti al pubblico dei locali frequentati da personale esterno anche attraverso lo scaglionamento degli accessi e di assicurare la frequente aerazione degli stessi".

Priorità per sportelli e centro accoglienza clochard

Ancora da definire tempi e modalità con i quali dovranno avvenire le attività di sanificazione anche degli uffici pubblici, considerando che al momento le squadre della NapoliServizi sono già impegnate nelle attività di pulizia straordinaria delle scuole. La priorità, a quanto filtra dal palazzo, sarà comunque assegnata agli uffici che svolgono attività di front office, dove ci sono stretti contatti con il pubblico. Tra questi, ad esempio, c'è il Centro di Prima Accoglienza di Corso Umberto I, che ogni giorno ospita circa 120 persone disagiate, spesso senzatetto, che fanno il loro ingresso alle ore 15, cenano alle 18, dormono, e poi vanno via la mattina successiva. I dipendenti del centro hanno chiesto la dotazione di attrezzature DPI per la protezione individuale, di cui al momento sono sprovvisti. Ci sono poi gli sportelli dell'anagrafe nelle Municipalità, che rilasciano ogni giorno le carte di identità e i certificati di residenza o di matrimonio. L'ufficio Tributi di Corso Lucci e gli uffici cimiteriali, dove ci sono sempre tante persone in attesa.

Aeroporto, "mascherine ai dipendenti Gesac, per i comunali nulla"

“Diamo atto al sindaco e all'amministrazione comunale – commenta Agostino Anselmi (Cisl Fp)di essersi mossi tempestivamente, ricercando tutte le misure necessarie per contenere il contagio da Coronavirus. Invitiamo i dipendenti ad osservare scrupolosamente le norme igieniche, ma di lavorare anche serenamente. Abbiamo chiesto al Comune di dotare i dipendenti che lavorano al front-office di guanti e mascherine. Chiediamo di intervenire sul Centro di Prima Accoglienza, sugli sportelli del front office e sull'Aeroporto di Capodichino, dove, mentre i dipendenti Gesac hanno già ricevuto in dotazione guanti, mascherine e dispenser di gel disinfettanti, i due dipendenti comunali in forza allo sportello per le carte d'identità sono ancora in attesa di provvedimenti analoghi. Abbiamo fatto richiesta affinché i due dipendenti comunali possano utilizzare i servizi igienici riservati al personale. Mentre adesso devono utilizzare invece quelli dei viaggiatori”.

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