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Covid 19

Taxi dimezzati a Napoli a causa del Coronavirus: da lunedì 9 uscite alternate

È crisi per i taxi a Napoli per l’emergenza Coronavirus. Fermi gli arrivi dei turisti a Porto, Stazione e Aeroporto, le vetture taxi sono vuote. Ai posteggi corse ogni 2.3 ore. Da domani al 22 marzo scatteranno le licenze alterne per i taxi, lavoreranno tutti solo nel weekend. Domani mattina, vertice al ministero dei Trasporti.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Scattano le licenze alterne per i taxi di Napoli, da domani, lunedì 9 marzo, fino al 22 marzo 2020. Praticamente ogni giorno lavorerà solo metà flotta taxi, il giorno successivo l'altra metà. Solo nel weekend lavoreranno tutti. Una misura straordinaria intrapresa per fronteggiare la crisi del settore dei trasporti, legata all'emergenza Coronavirus. I taxi, anche a Napoli, purtroppo, sono vuoti in questi giorni a causa del crollo del turismo. Fermi gli arrivi dei visitatori al Porto, all'Aeroporto e alla Stazione Centrale. Addirittura, secondo i dati delle Radiotaxi, si arriva a una corsa ogni 2-3 ore. Nonostante le attività di sanificazione immediate avviate dai conducenti su tutte le vetture. Su ogni taxi sanificato, infatti, è stato apposto un bollino verde sullo sportello e la certificazione della disinfezione all'interno. Ma i tempi di attesa ai posteggi si sono allungati a dismisura.

Taxi Napoli in crisi, targhe alterne per il Coronavirus

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Il provvedimento delle licenze alterne servirà a fronteggiare la crisi del settore. Sarà in vigore “dal 9 al 22 marzo 2020. I turni 6-14, 8,30-18,30, 14-23 – scrivono le segreterie provinciali Uti, Sitan, Unimpresa, Cisal, Federtaxi, Confail, Stn, Silt, Uritaxisaranno alternati quotidianamente tra pari e dispari, partendo da lunedì 9, con il turno dispari, martedì per il pari, mentre il turno 18-6 riposerà a giorni alterni fino a giovedì. Venerdì, sabato e domenica lavoreranno tutti”. “Ringraziamo tutte le sigle sindacali e le associazioni taxi – commenta Ciro Langella, consigliere delegato al trasporto pubblico non di linea del Comune di Napoli – che in questi giorni hanno dimostrato unità sindacale per far fronte a un'emergenza sia economica che sanitaria senza precedenti, di cui purtroppo la categoria taxi sta pagando gli effetti come e più di altre. Questa nuova misura è resa necessaria per tutelare la salute di operatori e passeggeri. Ci auguriamo che possa rientrare nel più breve tempo possibile”.

Vertice al ministero con le sigle taxi domani

Domani mattina alle 10,30, intanto, il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture ha convocato tutte le associazioni di rappresentanza taxi e Ncc, le auto noleggiate, “al fine – si legge nella nota – di intraprendere un confronto con le parti interessate in ordine alle problematiche connesse all'emergenza legata al Coronavirus, è convocata una riunione per il giorno 9 marzo 2020 alle ore 10,30, presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a Roma. L'incontro sarà presieduto dal sottosegretario di Stato Savatore Margiotta, tenuto conto delle disposizioni di contenimento del Coronavirus emanate dal governo, si invita a voler limitare la partecipazione a non più di un rappresentante per ciascuna sigla, valutando la possibilità che lo stesso possa anche rappresentare più sigle congiuntamente”. Per l'Uti è stato invitato a partecipare Ciro Langella. “Chiederemo al Governo con forza – spiega Ciro Langellala sospensione dei pagamenti di mutui, assicurazioni e contribuzioni della categoria taxi, che è in ginocchio a causa del Coronavirus. Abbiamo 35mila tassisti in Italia e altrettante decine di migliaia di Ncc che vivono quotidianamente le piazze e le strade di Napoli e che non hanno mai chiesto sussidi o altri aiuti di Stato. Oggi bisogna intervenire senza indugi per aiutarli”.

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