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Picco di contagi da Coronavirus: Ariano Irpino tutta in quarantena. L’ordinanza della Regione

Picco di contagi da coronavirus, blindata Ariano Irpino, città irpina della provincia di Avellino. La bellezza di 22.000 abitanti da oggi sono tutti in quarantena. Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha disposto a decorrere dal giorno 15 marzo 2020 e fino al 31 marzo 2020, con riferimento al comune del Tricolle, divieto di allontanamento dal territorio comunale da parte di tutti i presenti, il divieto di accesso nel territorio comunale e infine la sospensione delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità.
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Picco di contagi da coronavirus, blindata Ariano Irpino, città irpina della provincia di Avellino. La bellezza di 22.000 abitanti da oggi sono tutti in quarantena. Con una ordinanza il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha disposto a decorrere dal giorno 15 marzo 2020 e fino al 31 marzo 2020, con riferimento al Comune di Ariano Irpino, divieto di allontanamento dal territorio comunale da parte di tutti gli individui ivi presenti; divieto di accesso nel territorio comunale; sospensione delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l'erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità. "Si è ritenuto indispensabile e urgente applicare una misura rigorosa per isolare il focolaio. Chiediamo a tutti i cittadini – ha dichiarato il Presidente de Luca – di collaborare per il contenimento del contagio e quindi per il rispetto di questa e delle altre ordinanze".

I motivi che hanno determinato la blindatura del popoloso ‘tricolle' irpino sono spiegati nel documento a firma di De Luca:

la situazione che vede coinvolti i cittadini del Comune di Ariano Irpino risulta di particolare gravità, tenuto conto del numero dei contagiati e dell’alto rischio di ulteriore e progressivo incremento, in considerazione delle modalità con cui si è sviluppato il primo contagio- avvenuto in circostanze che hanno coinvolto un elevatissimo numero di persone (oltre duecento) – e degli ulteriori contagi, che rischiano di determinare un grave ampliamento dei focolai di infezione.

I dati del Covid-19 in Irpinia sono allarmanti: col report del 15 marzo 2020 all’Unità di crisi regionale, l’ASL competente ha rappresentato che ad oggi, la situazione si è ulteriormente aggravata, in quanto: i contagiati nella provincia risultano aumentati a n.37, di cui 21 nel solo territorio di Ariano Irpino e si è verificato il primo caso di decesso in Irpinia. Il dato relativo ai soggetti rientrati dalle ex zone rosse ammonta a 370 persone e i contatti diretti ai soggetti contagiati, ad oggi ammontante a n.125 soggetti, costituisce “dato suscettibile di considerevole aumento”, alla luce delle inchieste epidemiologiche in atto.

Dopo la decisione De Luca ha diffuso una nota:

“In relazione alla messa in quarantena di Ariano Irpino ho impegnato l'Asl di Avellino a sviluppare un'attività di monitoraggio e controllo intensa e straordinaria per i prossimi 15 giorni nei comuni vicini. La sensazione che si ha in queste ore, in attesa di una valutazione più puntuale e scientifica sui contagi, è che si stiano scontando due fenomeni. Il primo, è l'inizio di una ricaduta legata all'arrivo dalle aree più contagiate del Nord di migliaia di persone in maniera affrettata e non controllata. La seconda causa è la presenza ancora oggi di comportamenti individuali assolutamente irresponsabili. Come è capitato ad Ariano, e come si è verificato in un paese dell'area a sud della Campania dove i membri di una comunità, dopo aver dato vita a una loro cerimonia, hanno bevuto tutti dallo stesso calice, ritenendo forse di compiere un gesto mistico. È necessario in queste ore il massimo di responsabilità e anche il massimo di rigore possibile nei confronti di chi vìola le regole elementari e gli obblighi di legge dettati dalle autorità sanitarie. Questo è un dovere verso i nostri concittadini ed è un atto di rispetto per tutto il personale medico e infermieristico del 118 che è impegnato in un lavoro straordinario da settimane.
Non c'è ad oggi alcun motivo di panico. La situazione in Campania rimane sotto controllo al netto di comportamenti irresponsabili e di episodi nazionali francamente evitabili”

L'ORDINANZA REGIONALE 17 DEL 15/3/2020 IN PDF

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