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Covid 19

Le mascherine anti-Coronavirus non si trovano: c’è chi le fa a mano. Ma sono inutili

Tutti vogliono le mascherine antivirus, che sono inutili per proteggersi dal contagio. Ma non si trovano. Molta gente a Napoli, per avere una parvenza di sicurezza, ha cominciato a farle in proprio con i mezzi più disparati, anche carta da forno o rotoloni carta assorbente. A Poggioreale alcune sarte si sono rese disponibili per cucirle gratis, ricavandole da federe e jeans vecchi.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Tutti cercano le mascherine antivirus , tutti le vogliono, anche se sono inutili per proteggersi dal contagio, come hanno confermato più volte gli esperti, aiutano al massimo a non contagiare gli altri se si è già infetti. Ma non si trovano più. Scomparse dal mercato dopo il boom di richieste che già da gennaio, con le prime voci del contagio da Coronavirus, ha registrato una continua impennata e ha fatto schizzare i prezzi alle stelle. Non ci sono né in farmacia, né sui siti online, dove le prenotazioni per le consegne hanno raggiunto tempi biblici. Ma a mali estremi, estremi rimedi. Molta gente per avere una parvenza di sicurezza, che però è solo percepita, perché le mascherine fai da te  non riescono a bloccare il virus, ha cominciato a farle in proprio con i mezzi più disparati, anche carta da forno o rotoloni carta assorbente. Anche a Napoli è comparsa la mascherina fai da te. Tra gli abitanti dei quartieri, comitati, volontari e associazioni è partito il tam tam per cercare stoffe e cordicelle per creare le mascherine. Alcune sarte a Poggioreale hanno dato la disponibilità per cucirle gratuitamente.

A Poggioreale alcune sarte cuciono le mascherine

“A Poggioreale – raccontano gli abitanti – abbiamo avviato la raccolta di federe riutilizzabili, jeans usati, panni e stoffe, per fabbricare le mascherine. Le stiamo già distribuendo gratuitamente da un paio di giorni a chi ne ha bisogno, dando la priorità alle famiglie numerose, con anziani e disabili, o con altri tipi di problematiche. Dobbiamo ringraziare le sarte che da 48 ore si sono messe al lavoro senza chiedere soldi. Ma per la collettività. Speriamo che possano dare un contributo per arginare il virus. Nei negozi, ormai, non se ne trovano più, né quelle chirurgiche né quelle col filtro. E i prezzi sono esorbitanti. Lanciamo un appello, però, a chi ha materiale che può essere utilizzato a questo scopo e può offrirlo gratuitamente. Altrimenti quando finiranno le stoffe dovremo fermarci”.

I farmacisti hanno chiesto aiuto al prefetto

Per far fronte alla penuria di mascherine, addirittura c'è chi è ricorso al Prefetto di Napoli, come il presidente dell'Ordine dei Farmacisti Vincenzo Santagata, che ha chiesto al rappresentante di Governo di intercedere per garantire la reperibilità di mascherine e altri dispositivi di protezione individuale, visto che anche i farmacisti che sono in prima linea hanno difficoltà a procacciarseli.

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