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Covid 19

Decreto Coronavirus, assalto ai supermercati di notte a Napoli e provincia

Dal Vomero alla provincia di Napoli fino a Salerno e Avellino: decine di persone in coda ai supermercati h24 subito dopo le parole del premier Conte che ha annunciato norme più stringenti per limitare il contagio da Coronavirus. L’assembramento non ha ragion d’essere: i rifornimenti di beni di consumo sono garantiti e non è impedito uscire per acquistare generi alimentari.
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Panico incontrollato e ingiustificato a Napoli e provincia, subito dopo la diffusione del decreto Conte contro il contagio che estende a tutt'Italia le restrizioni già attive in Lombardia e altre 11 province del Nord del Paese. Centinaia di persone in coda ai supermercati notturni aperti a Napoli e in alcune zone dell'hinterland partenopeo. Scene assurde, se si pensa che il decreto consente tranquillamente di uscire per andare a fare la spesa e che i principali attori della Gdo, la grande distribuzione organizzata che rifornisce i supermarket, ha già assicurato che ci sono ampie scorte di generi alimentari di base e non solo.

Ma il panico ha fatto prima della razionalità: scene irreali al Vomero dove ai Carrefour di piazza Europa/via Cilea, di via Veniero angolo via Niutta e di via Morghen lunghe file di persone con carrelli pronte ad entrare per razziare ogni genere di consumo. Un comportamento sbagliato anche perché crea assembramenti, aumentando il rischio di trasmissione del Coronavirus. In provincia analoghe scene ad Acerra ma anche fuori Napoli, ovvero a Salerno e Avellino, dove ci sono ipermercati e supermercati aperti h24.

Occorrerà attendere domani per capire l'impatto complessivo del provvedimento che limita l'apertura dei negozi dalle 6 alle 18.  Qualche giorno fa un'altra grossa catena campana, Sole365, aveva rassicurato i propri clienti:  "Non vi è alcuna ragione di preoccupazione per i rifornimenti.Tutti i nostri supermercati sono aperti regolarmente funzionanti e lo saranno per i prossimi giorni, con tutti i prodotti disponibili".

La presidenza del Consiglio ha fatto sapere che il decreto prevede la possibilità di uscire di casa per motivi strettamente legati al lavoro, alla salute e alle normali necessità, quali, per esempio, recarsi a fare la spesa.

Non è prevista la chiusura dei negozi di generi alimentari, che anzi rientrano tra le categorie che possono sempre restare aperte.
Non è necessario e soprattutto è contrario alle motivazioni del decreto, legate alla tutela della salute e a una maggiore protezione dalla diffusione del Covid-19, affollarsi e correre ad acquistare generi alimentari o altri beni di prima necessità che potranno in ogni caso essere acquistati nei prossimi giorni.
Non c’è alcuna ragione di affrettarsi perché sarà garantito regolarmente l’approvvigionamento alimentare.

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