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De Magistris contro De Luca: “Non esiste un focolaio di Coronavirus al Vomero”

Il sindaco De Magistris smentisce i dati su un possibile focolaio di positivi al Coronavirus nel quartiere Vomero reso noto ieri dal presidente della Regione De Luca: “Non ci sono dati del genere, la Regione non ha ascoltato nostro appello a isolare positivi, si sta creando solo un procurato allarme”.
A cura di Redazione Napoli
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Secondo Luigi De Magistris: ‘"Non esiste alcun focolaio  di Coronavirus al Vomero".  Il sindaco di Napoli confuta quindi i dati resi noti ieri dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca: "Dai dati che ricevo quotidianamente dalle autorità sanitarie, in cui ho massima fiducia, posso affermare che non c'è un focolaio ma esistono casi di contagi in ambienti familiari".  Ieri il governatore, facendo il quadro su nuovi picchi di contagio, concentrati soprattutto nell'hinterland Nord di Napoli (Casoria, Afragola) e l'area flegrea, aveva dichiarato:

L'Asl Napoli 1 è impegnata a contenere, con i necessari controlli territoriali, un focolaio di contagio che è emerso nella città di Napoli, nell'area del Vomero. È urgente anche qui, ampliare e rendere rigorosi i controlli.

E oggi De Magistris, nel suo tradizionale monologo tv, ha detto l'esatto contrario. Non risparmiando l'attacco politico a colui che considera il suo avversario: "Prima di dire che c'è un focolaio in un quartiere – ha affermato – bisognerebbe avere cognizione, serietà, competenza e buon senso altrimenti si crea solo un procurato allarme e si genera nella cittadinanza panico in maniera assolutamente ingiustificata". De Magistris ha sottolineato che "la Regione non ha affrontato il tema dei focolai domestici lasciando in isolamento domiciliare le persone positive che non necessitano di cure ospedaliere e che inevitabilmente hanno contagiato i familiari".

Il discorso del sindaco di Napoli verte soprattutto sulla politica dei tamponi faringei, unico strumento certificato, al momento (attendendo il via libera ai test sierologici) per appurare l'esistenza del virus Sars-CoV2 nell'organismo di una persona. "La Regione – attacca De Magistris – non ha voluto raccogliere il nostro appello a individuare e stabilire luoghi per la quarantena dei positivi. Se questo fosse stato fatto, avremmo avuto centinaia di casi in meno così come sarebbe stata necessaria una campagna di tamponi rapidi e mirati utili in fase di prevenzione. Le nostre sono parole di buon senso che sembrano non vogliano essere raccolte da chi ha il dovere di prevenire e mettere in sicurezza". Secondo i dati forniti dal sindaco, "gli ultimi 300-400 casi che si sono registrati a Napoli sono tutti legati a contagi in ambito familiare".

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