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Di Maio incontra in ospedale l’operaio che si è incatenato sotto casa sua

Il vicepremier e ministro del Lavoro Luigi Di Maio ha incontrato Mimmo Mignano, l’operaio Fiat licenziato, insieme a quattro colleghi, per aver inscenato il funerale di Marchionne nel 2014, durante una protesta. Mignano, ieri sera, si è incatenato alla casa di Di Maio, a Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli, e si è cosparso di benzina, minacciando di darsi fuoco: bloccato dalle forze dell’ordine, è stato portato all’ospedale di Nola.
A cura di Valerio Papadia
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Nella serata di ieri, mercoledì 6 giugno, il vicepremier e ministro del Lavoro, nonché leader del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio ha incontrato Mimmo Mignano. L'uomo, nel pomeriggio della stessa giornata, si è incatenato ai cancelli dell'abitazione di Di Maio, a Pomigiliano d'Arco, in provincia di Napoli, cospargendosi il capo di benzina e minacciando di darsi fuoco. Fermato dalle forze dell'ordine, è stato portato all'ospedale di Nola. È proprio al Pronto Soccorso dell'ospedale nolano che il ministro ha incontrato Mignano, rimanendo per lungo tempo a parlare con lui.

Mignano, leader di tante battaglie sindacali per i lavoratori dello stabilimento Fiat di Pomigliano d'Arco, insieme a quattro colleghi ieri è stato definitivamente licenziato dall'azienda, con sentenza della Suprema Corte di Cassazione. I cinque operai, durante un sit-in nel 2014, avevano inscenato la morte di Sergio Marchionne, esponendo un fantoccio impiccato con la foto dell'amministratore delegato e una bara per il suo funerale. Licenziati subito dopo i fatti, in Appello erano stati reintegrati, salvo poi essere definitivamente allontanati dalla Cassazione.

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