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Dischetti di plastica sulle spiagge, l’inchiesta prosegue: ipotesi disastro ambientale

Prosegue l’inchiesta sui dischetti di plastica fuoriusciti dal depuratore di Varolato del comune di Capaccio-Paestum, ed arrivati ad invadere perfino le spiagge di Lazio e Toscana. A settembre verrà depositata una nuova perizia per capire se possano aver prodotto danni anche all’ecosistema marino.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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L'inchiesta sui dischetti di plastica che hanno invaso le spiagge del Tirreno prosegue: l'ipotesi, adesso, è quella di disastro ambientale. Non c'è ancora un numero preciso di indagati, ma quel che è certo è che l'inchiesta sui dischetti fuoriusciti dal depuratore di Varolato del comune di Capaccio-Paestum, arrivati ad invadere perfino le spiagge di Lazio e Toscana, prosegue senza sosta.

Mentre i periti della Procura di Salerno hanno infatti chiesto una proroga di indagine per nuove verifiche tecniche, la Veolia Water Technologies ha completato i lavori di adeguamento, rimettendo così in funzione l'impianto e permettendo così a residenti e turisti un'estate che dovrebbe adesso essere tranquilla. A marzo scorso, quando furono avvistati i primi dischetti, la procura iscrisse nel registro degli indagati solo una persona, ma è facilmente prevedibile, visto che la gestione tecnica dell'impianto e le stesse procedure amministrative coinvolgerebbero più persone. A settembre sarà depositata una nuova perizia, anche perché bisognerà capire il livello di inquinamento che questi dischetti di plastica possono aver prodotto sull'ecosistema marino. E dunque, l'inchiesta prosegue per la sua strada.

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