video suggerito
video suggerito
Elezioni Regionali Campania 2020

L’effetto De Luca nei sondaggi è finito? È in calo: “Terminata la fase di propaganda”

Analisi di Spin Factor: nella classifica del ‘sentiment positivo’ per i presidenti di Regione italiani, Vincenzo De Luca è solo decimo. Motivo? Si è dedicato di più all’esposizione mediatica e alla polarizzazione polemica con determinate categorie. Ma oggi, dopo Fase 1 e Fase 2, gli italiani sono soprattutto in cerca di sicurezze economiche per tenere lontana la crisi Coronavirus.
A cura di Redazione Napoli
2.491 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

L'effetto De Luca è finito? La popolarità del presidente della Regione Campania, esplosa con l'emergenza Coronavirus in Italia e le sue sortite via web sono destinate o no a tramutarsi in consenso elettorale? I sondaggi elettorali privati in mano ai partiti tra marzo e aprile fino a metà maggio dicevano di sì. Ora tuttavia il quadro è cambiato e Vincenzo De Luca potrebbe anche non capitalizzare tutto il consenso dell'ultima fase. A sostenerlo numeri alla mano è una analisi  di ‘Spin Factor', società di consulenza strategica politica e aziendale, che attravversso ‘Human', la propria piattaforma di web e social listening sviluppata in collaborazione con Osservatorio social, ha analizzato il gradimento in rete dei presidenti di Regione stilandone la top ten.

Il campano Tiberio Brunetti, fondatore e amministratore di Spin Factor, spiega: «Non siamo più in Fase 1 e Fase 2, dove valeva la domanda di sicurezza sanitaria. Ora quella che gli italiani tutti cercano è la sicurezza economica. E dunque salgono nel gradimento collettivo i politici che hanno messo in campo soluzioni concrete ed efficaci da questo punto di vista e non chi si è dedicato alla propaganda». Stando ai numeri, è nella top ten ma è ‘solo' decimo Vincenzo De Luca, che nelle ultime settimane ha perso diversi punti percentuali, nonostante ponga molta attenzione durante le sue uscite pubbliche al piano socio-economico regionale coi contributi per pensionati, professionisti, famiglie e aziende.

Al top del gradimento ci sono i governatori di Puglia Michele Emiliano e del Veneto, Luca Zaia.  «Calano quei presidenti di Regione che si sono dedicati di più all'esposizione mediatica e alla polarizzazione polemica con determinate categorie -prosegue Brunetti-. Va detto che comunque tutti il dato generale che accomuna tutti i Presidenti è molto alto. Il sentiment positivo dei leader politici difficilmente supera il 30%, mentre dai nostri dati abbiamo 16 governatori su 20 che superano abbondantemente la cifra. 12 su 20 superano il 35% e 4 addirittura il 40%. Segno che in questa fase il Presidente di Regione è visto come l'istituzione più prossima da ascoltare e seguire o contestare", prosegue. «Questi dati ci fanno capire come il consenso evolva in maniera molto veloce. Da qui capiamo bene che le regionali saranno una partita a sé, sia che si voti a luglio sia, in misura ancora maggiore, che si voti a settembre. Il tema centrale della campagna per le Elezioni Regionali 2020 sarà la mancanza di soldi e un peso molto forte lo avrà la forza nazionale delle coalizioni che si rispecchieranno sul territorio», conclude.

2.491 CONDIVISIONI
253 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views