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Elezioni Napoli, il Pd premia con la candidatura gli autori dello scandalo primarie

Da Borriello a Cierro: con Valeria Valente il Pd schiera candidati al Comune e alle Municipalità tutti gli autori della triste vicenda delle Primarie per il sindaco di Napoli. Mossa per guadagnare voti o decisione che costerà cara in termini di consenso?
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Antonio, ‘Tonino' Borriello, l'uomo dal grande e generoso borsellino appostato ai seggi di San Giovanni a Teduccio il 6 marzo scorso, durante le Primarie del Partito Democratico di Napoli la definisce «una storia fastidiosa, archiviata dalla Commissione di Garanzia». Pizzicato, sorpreso, deluso, autoassolto. E candidato. Come lui anche Gennaro Cierro (Municipalità 6) e Giorgio Ariosto (Municipalità 8). Insomma, il Pd ha candidato tutti i protagonisti dello scandalo primarie di Napoli scoperchiato da una inchiesta di Fanpage.it. La punta di diamante è proprio Borriello, fra l'altro già pluricandidato negli anni addietro e autore di una scialba opposizione nell'ultimo quinquennio contro Luigi de Magistris. Qualcuno con feroce ironia ha definito quella del Pd la "lista Uni Euro".

Valeria Valente non ne parla, fa finta di nulla. Ma sa benissimo che lo scandalo primarie sarà uno dei motivi cui imputare la sua quasi certa sconfitta alle Elezioni Comunali del 5 giugno prossimo. Nel 2011, quando un analogo scandalo primarie travolse l'allora candidato vincitore (mai proclamato) Andrea Cozzolino insieme a Umberto Ranieri e Nicola Oddati, il partito al tempo guidato da Pierluigi Bersani congelò il responso elettorale e candidò (a una sconfitta sicura già in partenza) il prefetto Mario Morcone. Con Matteo Renzi, invece, è ‘cambiato il verso' anche da questo punto di vista. Quanto costerà cara la decisione Dem di far finta di nulla?

E poi c'è Antonio Bassolino. Altro che «Mi voterà» come ha dichiarato Valente. Don Antonio ha deciso di assestare bordate a ogni passo del Pd verso il 5 giugno. E una volta sulla composizione delle liste e un'altra volta sulla candidatura del ‘trittico dell'euro ai seggi'. In questo senso anche lui guarda lontano. Così come Luigi De Magistris punta a fare il capo dell'opposizione anti-renziana al Sud Italia insieme a Michele Emiliano, Bassolino punta a essere il faro meridionale dell'opposizione a Matteo Renzi all'interno del partito. Insomma, come sempre Napoli si conferma laboratorio di alleanze e di assetti per il futuro. Staremo a vedere questo mese di passione cosa porterà.

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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