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Ercolano, prete arrestato per violenza su disabile, il don Orione: “Non sapevamo nulla”

Raggiunto da Fanpage.it. don Nello Tombacco, attuale dirigente dell’Istituto Don Orione di Ercolano (Napoli), racconta di non avere mai nutrito sospetti su don Gerolamo Roberto Filippini, arrestato per violenza sessuale continuata su un disabile. “Se avessi saputo qualcosa – dice – mi sarei sicuramente mosso con chi di dovere”.
A cura di Nico Falco
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C'erano delle chiacchiere, delle voci che giravano, qualche insinuazione che serpeggiava tra chi frequentava il centro, senza però nessun elemento concreto. Prima che arrivasse la Polizia, al centro Don Orione di Ercolano (Napoli) nessuno immaginava nulla. Raggiunto da Fanpage.it, l'attuale direttore della struttura, don Nello Tombacco, in carica da due anni, spiega di aver lavorato con don Gerolamo Roberto Filippini per meno di un anno, prima che fosse trasferito. Dell'arresto per violenza sessuale continuata ha saputo dai giornali.

"È un fulmine a ciel sereno – dice – non mi sarei mai aspettato una cosa del genere. Per quello che ne so io, in termini seri e convincenti a me non è mai giunta informazione. Sul chiacchiericcio… di chiacchiere se ne fanno tante, dalla barzelletta alla battuta. Ma in questo momento, parlando da confratello responsabile, dico che non ho mai avuto una informazione che potesse crearmi un interrogativo, un dubbio, per farmi rivolgere ai miei superiori. Ho guardato questo confratello per come si poneva nel servizio. Era generoso, attento, viveva tantissime ore in mezzo ai ragazzi. Più di questo non sono in grado di dire".

"È un problema su cui anche il Papa dà indicazioni precise – continua il sacerdote – se avessi realmente saputo qualcosa sicuramente mi sarei mosso con chi di dovere. Se le accuse venissero confermate – conclude – ci sarà un problema di immagine sicuramente, per un istituto in cui i collaboratori si pongono con professionalità, sarebbe un guaio che si radicasse un'idea sbagliata verso le 140 persone che lavorano qui. Quello che è successo dimostra poi un problema di sicurezza interna. Con l'esperienza di questo fatto è scontato che adesso staremo molto più attenti a quello che succede nel centro".

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