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Covid 19

Esercito contro il Coronavirus in Campania. Quali saranno i compiti dei militari

In Campania i militari dell’Esercito Italiano aiuteranno le forze dell’ordine per il controllo delle città e il rispetto del decreto anti-Coronavirus. Per il momento saranno in 100, pattuglieranno zone secondo priorità stabilite in Prefettura, avranno qualifica di agenti di Pubblica sicurezza e potranno avvalersi anche dell’utilizzo di droni.
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Ci sono 100 militari dell'Esercito Italiano che in Campania controlleranno le città allo scopo di rispettare il decreto anti-Coronavirus del governo.  Parte dei militari è già sul territorio, parte invece è in arrivo. Si tratta di contingenti che affiancheranno le Forze dell'Ordine nei controlli sul territorio necessari per il rispetto dei divieti sanciti dalle ordinanze nazionali e regionali. Poi si procederà a una programmazione più organica. Lo ha comunicato questa mattina al Presidente Vincenzo De Luca il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese. Per definire nei dettagli l'organizzazione della missione, si riunisce oggi il Comitato per l'ordine e la Sicurezza pubblica con i Prefetti della Campania interessati.

La questione è proprio quella delle regole d'ingaggio dell'Esercito. Cosa potranno e cosa non potranno fare i militari impegnati in Campania contro il contagio da Coronavirus? Teniamo anzitutto conto di un elemento: l'Esercito a Napoli e in alcune zone della regione già c'è. E da ben 11 anni. Sono i militari dell'operazione "Strade Sicure", iniziata il  4 agosto 2008Si tratta di un contingente a disposizione dei Prefetti delle Province per svolgere servizi di vigilanza a siti ed obiettivi sensibili, inclusa la vigilanza ai Centri per l'immigrazione, nonché compiti di perlustrazione e pattugliamento in concorso e congiuntamente alle Forze di polizia.  Dunque da qui possiamo desumere la prima (ovvia) informazione: l'Esercito sarà gestito ovviamente dallo Stato, non dalla Regione. La Campania potrà, nell'ambito delle periodiche riunioni operative, indicare zone in cui è auspicabile un presidio, ma sarà il ministro dell'Interno, insieme a quello alla Difesa a decidere, insieme ai prefetti. È l'articolazione dello Stato e non è in discussione.

Miliari come agenti di pubblica sicurezza

I militari di Strade Sicure sono qualificati come Agenti di Pubblica Sicurezza. Così sarà anche per quelli contro il Coronavirus ed è possibile quindi per loro fermare e sanzionare chi si trova in aperto divieto del Decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri (quello per intenderci che blocca la circolazione di persone senza  validi motivi di lavoro o di salute o di emergenza). Tuttavia per questo saranno coadiuvati da Carabinieri e Polizia che peraltro possiedono anche veicoli adatti allo scopo. I militari in città di solito si muovono con autovetture da Ricognizione Land Rover Defender "AR 90", mentre invece poliziotti e carabinieri hanno anche le più agili moto o autovetture.

Possibile anche l'utilizzo del droni

Altro dato importante: l'Esercito in Campania ha supportato – tanto – strutture civili e forze dell'ordine nell'emergenza rifiuti e nel contrasto alla Terra dei Fuochi. Non solo con pattugliamenti ma anche con l'impiego di assetti specialistici. Tecnicamente si definiscono «assetti Aerei a Pilotaggio Remoto» vale a dire i droni (insieme altre tipologie di sensori che incrementano la capacità di osservazione). Dunque potrà essere possibile l'uso dei droni nelle zone più affollate per ridurre il rischio di assembramenti.

Infine, l'ultima possibilità, quella che ci si augura di non vedere mai in Campania. Nel 2017 i militari scavarono insieme a Protezione Civile e Vigili del Fuoco fra le macerie di Casamicciola nel terremoto del 21 agosto 2017. E più di recente abbiamo visto le immagini orribili di Bergamo con i tir militari in fila per spostare decine di feretri di morti da Covid-19. Nel caso di emergenza rossa i militari saranno pronti anche a questo.

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