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Covid 19

Fase 2 in Campania, ripartono i colloqui in carcere tra familiari e detenuti

Verso la ripresa i colloqui in carcere tra i detenuti e i loro parenti, dopo gli oltre due mesi di blocco per il Coronavirus. Una decisione molto attesa dai familiari che in questi mesi non hanno potuto fare le visite in carcere. Soprattutto all’inizio di marzo questa situazione generò molte tensioni, con proteste nelle carceri della Campania.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Verso la ripresa i colloqui in carcere tra i detenuti e i loro parenti, dopo gli oltre due mesi di blocco per il Coronavirus. Ma ci saranno regole da rispettare per ridurre al minimo il rischio contagio. Ad annunciarlo è il Garante dei Detenuti della Campania, Samuele Ciambriello: "Le misure – spiega – sono state decise di concerto con il Provveditore Regionale Amministrazione Penitenziaria, i direttori delle carceri, le autorità sanitarie, i medici competenti". Una decisione molto attesa dai familiari che in questi mesi non hanno potuto vedere i loro cari a causa delle limitazioni alle visite imposte dalla legge per ridurre il rischio del contagio. Soprattutto all'inizio di marzo questa situazione generò molte tensioni, con proteste nelle carceri della Campania, tra cui Napoli e Salerno. I colloqui adesso, con la Fase 2, potranno riprendere. I distretti del territorio regionale avranno la possibilità di effettuare un colloquio entro fine maggio e due colloqui a giugno.

Riparte anche la consegna dei pacchi

Contestualmente verranno consegnati i pacchi con cibo e indumenti. L'ingresso sarà consentito a una persona o due e, in casi eccezionali (Poggioreale, Pozzuoli, Sant'Angelo dei Lombardi) sarà possibile anche che un familiare possa entrare portando con sé un figlio fino a dodici anni o un minore. "Queste modalità organizzative – dice il garante dei detenuti della Campania Samuele Ciambriello – sono state attuate per consentire i colloqui per la sicurezza del detenuto e del familiare. Chi non effettua i colloqui potrà continuare ad usufruire delle videochiamate, modalità adottata sino ad ora".

Le proteste durante il lockdown

Durante i due mesi del lockdown, a marzo e aprile, ci sono state molte proteste da parte dei detenuti e dei familiari per la sospensione delle visite. Appena appresero la notizia, il 7 marzo scorso, un centinaio di detenuti nel carcere di Salerno protestò vivacemente. Tensioni anche al carcere di Poggioreale a Napoli.

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