Napoli, l’autista Ctp salta la fermata per evitare assembramenti: sassi contro il bus
Sassaiole contro i pullman della Ctp che viaggiano sulla strada che da piazzale Tecchio a Napoli arriva a Mondragone, in provincia di Caserta. “Un bus della linea M1 Napoli-Mondragone – denunciano i sindacati – è stato colpito da sassi questa mattina lanciati da passeggeri in attesa perché non si era fermato. Il conducente è stato insultato”. Era già accaduto due giorni fa, quando un mezzo della Ctp, la società dei trasporti della Città Metropolitana di Napoli, sulla stessa linea era stato oggetto di una sassaiola perché non si era fermato perché il bus era già a piena capienza, a causa del distanziamento. Uno dei sassi ha danneggiato un parabrezza”. L'M1 parte da piazzale Tecchio a Fuorigrotta e arriva a Mondragone, si tratta di una delle linee più affollate, perché utilizzata soprattutto la mattina e il pomeriggio dai pendolari, spesso immigrati, per andare a lavoro. Persone spesso appartenenti a fasce disagiate che hanno solo i mezzi pubblici per poter raggiungere il proprio posto di lavoro.
Folla a piazzale Tecchio per salire sulla linea M1 che va a Mondragone
Per questo la fermata di piazzale Tecchio, dove c'è lo stazionamento dell'M1, da due giorni, da quando è partita la fase 2 per il Coronavirus, è spesso affollata nelle fasce di punta. Anche stamattina la situazione non è cambiata rispetto a ieri, raccontano i sindacati. E alla pensilina di Fuorigrotta c'era molta gente. Il bus è partito già a piena capienza e non ha potuto caricare altre persone lungo il tragitto, diventando oggetto di insulti e in alcuni casi lanci di pietre da parte di chi è rimasto a terra che però non hanno fatto grossi danni. “Arrivata la Fase 2 – commenta Gennaro Esposito della FILT CGIL – ma sembra in realtà la Fase finale di un film che abbiamo già visto. Ci sono centinaia di persone fra Piazzale Tecchio e Mondragone che stanno affollando i nostri bus. È insostenibile ed è estremamente pericoloso per l'incolumità dei nostri autisti lasciati allo sbando. Così non va bene, in questa situazione di estremo pericolo siamo sempre i soli a metterci in prima linea senza tutele”.
I sindacati: “Sassi contro i bus che non si fermano”
“Sassi contro bus – affermano Alfonso Lagella, segretario generale della Fit Cisl Campania, e Ciro Montella, coordinatore regionale – perché l'autista ha saltato alcune fermate per evitare assembramenti. È accaduto sulle linee della Ctp, in particolare sulla tratta tra Napoli e Mondragone. Continua l'emergenza affollamento sulle linee della Ctp, in modo particolare sulla tratta Napoli-Mondragone dove, ad ogni fermata, gli autisti trovano ad attenderli gruppi di passeggeri, per lo più immigrati, che provano a salire a bordo senza rispettare le restrizioni imposte a contrasto della pandemia – spiegano – Raggiunto il limite consentito di utenti sul bus, l'autista può saltare le fermate per evitare gli assembramenti, ma quando è accaduto sono stati gettati sassi da parte di alcune persone alle fermate. Dobbiamo tutelare l'incolumità del personale e dei viaggiatori, non possiamo aspettare che accada l'irreparabile”. Gli esponenti sindacali sollecitano la Ctp per “un intervento concreto con il rafforzamento del corpo ispettivo e la rimodulazione del servizio aumentando le corse in alcune fasce orarie”.