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Fase 2, sul Lungomare di Napoli tornano a fare jogging i runners

Dopo lo sblocco della Regione Campania, con l’ordinanza di sabato, stamattina tante persone in via Partenope e via Caracciolo a fare jogging e footing. In molti anche a passeggio in bici sulla pista ciclabile. I runners indossavano la mascherina obbligatoria. Tra le altre regole c’è anche l’obbligo di rispettare la distanza di 2 metri dalle altre persone, ad eccezione dei propri familiari conviventi.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Tornano a fare jogging i runners sul Lungomare di Napoli, dopo il blocco per il Coronavirus. Questa mattina, dopo quasi due mesi di stop, i corridori sono tornati a fare footing e jogging lungo via Caracciolo e via Partenope, grazie allo sblocco della Regione, che ha autorizzato le corsette sotto casa, con l'obbligo tassativo di indossare la mascherina. Tante persone sono scese in strada per riprendere l'attività fisica, nella fascia oraria consentita (dalle 6,30 alle 8,30) e a prendere una bella boccata d'aria, complice anche il bel tempo e l'aria frizzantina. Qualcuno è sceso anche in bici, approfittando della pista ciclabile del Lungomare. I runners indossavano la mascherina obbligatoria, come prevede l'ordinanza della Regione Campania, emanata sabato 25 aprile. Tra le altre regole c'è anche l'obbligo di rispettare la distanza di 2 metri dalle altre persone, ad eccezione dei propri familiari conviventi. Anche se, come si vede dalle prime foto scattate questa mattina, quest'ultima disposizione sembra più difficile da rispettare. L'altra finestra giornaliera disponibile per correre è quella serale delle ore 19,00-22,00.

In Campania jogging autorizzato dopo quasi 2 mesi

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Sulla possibilità di fare jogging in strada, ammessa già dal Dpcm del Governo del 9 marzo, la Regione Campania fin dall'inizio della pandemia ha deciso di adottare misure più restrittive del resto d'Italia. Solo sabato 25 aprile 2020, il Governatore Vincenzo De Luca, con l'ordinanza numero 39, ha deciso di autorizzare la possibilità di fare jogging, a determinate condizioni, mentre ieri ha chiarito che resta comunque vietata l'attività motoria più impegnativa, che richiede uno sforzo dei polmoni per respirare. Quindi, niente corse a perdifiato.

Il presidente De Luca aveva vietato questa possibilità con un'ordinanza del 13 marzo scorso, poi ribadita nei chiarimenti del 14 marzo e confermata anche dopo il ricorso al Tar di alcuni cittadini contro l'ordinanza, respinto dal tribunale amministrativo. Il 31 marzo, poi, il presidente della Regione era nuovamente intervenuto scagliandosi contro la decisione del ministero dell'Interno di dare possibilità di fare jogging e passeggiare ad un genitore con il proprio figlio. “Messaggio gravissimo – aveva commentato De Luca – si trasmette irresponsabilmente l'idea che l'epidemia è ormai alle nostre spalle”. Per questo, De Luca aveva ribadito il divieto vigente in Campania, per “motivi di tutela sanitaria”.

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