Fase 2, a Napoli massimo 20 passeggeri sui bus, 80 sul metrò. Controllori coi contapersone
Autobus con al massimo 20 passeggeri, 80 sui vagoni dei treni del metrò della Linea 1, per un totale di 400 passeggeri a treno, e 40 sulla funicolare. Controlli ai tornelli delle stazioni, soprattutto ai capolinea di Piscinola e Garibaldi per evitare la discesa in massa sulle banchine, con possibile utilizzo di contapersone in dotazione ai controllori agli ingressi. Ecco le prime ipotesi per la fase 2 del trasporto pubblico in Anm a Napoli. Il piano per la ripartenza previsto dal 4 maggio non è ancora pronto, ma il punto fermo dovrà essere il rispetto del distanziamento sociale di un metro tra un passeggero e l'altro. I tecnici dell'azienda dei trasporti di proprietà del Comune di Napoli sono alle prese con le misurazioni di vagoni e scompartimenti per poter definire la capienza effettiva. Non è escluso che per poter evitare gli assembramenti si possa dover ricorrere alla riorganizzazione delle linee, concentrando i bus su una decina di tratte più gettonate, per aumentare le frequenze, come il 140 o il 151. Mentre la metropolitana Linea 1 potrebbe essere costretta a dover ridurre la tratta a Piscinola-Dante in caso di affollamenti alle banchine, visto che al momento sono disponibili solo 9 treni, dopo il recupero di quelli coinvolti nell'incidente di Piscinola del 14 gennaio.
Bici elettriche, Ztl, voucher per i taxi e biglietti online
Il trasporto pubblico, quindi, a Napoli potrà essere integrato con le biciclette a pedalata assistita e il taxi a tariffa predeterminata o con un voucher taxi, per le fasce deboli. Solo ipotesi al momento, è bene precisare, perché nessun piano per la fase 2 è stato ancora definito. Tra le altre misure che si stanno studiando, anche a livello nazionale, c'è la possibilità di poter concordare con i datori di lavoro orari di ingresso e uscita differenziati per i dipendenti, in modo da non creare ore di punta. Per i biglietti, invece, si cercherà di incentivare l'acquisto online o tramite sms. Mentre le macchinette erogatrici saranno sanificate più volte al giorno.
Scenario bus: 20 passeggeri e sedili segnati
Sui bus proseguiranno le misure di contenimento del contagio già adottate da marzo, come la separazione dell'abitacolo del conducente, con una catenella, e la sanificazione costante (una volta al giorno almeno). Sospesa la vendita a bordo dei ticket. Flussi separati anche per chi sale e scende dal bus. All'interno bisognerà indossare obbligatoriamente la mascherina e rispettare la distanza di un metro l'uno dall'altro. Come si fa a fare in modo che siano rispettate le distanze anche sulle sedute? Tra le ipotesi c'è quella di marcare con un segno i sediolini che non potranno essere occupati. Il conducente poi potrebbe essere autorizzato a non fermarsi alle pensiline dove c'è eccessivo affollamento, se il bus è già pieno, segnalando eventuali assembramenti alla centrale operativa.
Metro Linea 1, possibili contapersone ai tornelli
Nelle stazioni della metropolitana Linea 1 potrebbero essere utilizzati dei contapersone ai tornelli in dotazione ai controllori, sulla scorta di quanto accade ad esempio al molo Beverello dove all'imbarcadero per aliscafi e traghetti vengono usati i contapersone. I vagoni, infatti, viaggeranno a capienza ridotta, massimo 80 persone. Per evitare la folla alle banchine bisognerà chiudere gli accessi alle stazioni quando si sarà raggiunto il limite massimo. All'interno delle stazioni, poi, ci saranno molto probabilmente pannelli informativi che inviteranno a rispettare la distanza di un metro dal proprio vicino, sia sulle banchine che sulle scale mobili. In molte stazioni già sono stati installati anche i dispenser. Attraverso le telecamere poi sarà possibile monitorare eventuali affollamenti e regolare i flussi attraversi allarmi sonori e vocali. Anche in questo caso, si potranno usare marker per indicare i sedili dove non sedersi. O in alternativa ci saranno avvisi che inviteranno a lasciare un posto libero accanto.
La polemica: "Pochi mezzi, si rischia il caos"
“Sono preoccupato per la tenuta del sistema mobilità napoletana – commenta Nino Simeone, presidente commissione Trasporti – Proposte spot, da libri dei sogni, e la poca chiarezza sugli interventi da mettere in campo per affrontare il rientro alla "normalità" in città, fanno a cazzotti con la realtà e con la mancanza di uomini, mezzi e risorse economiche a disposizione delle aziende di trasporto pubblico locale. Senza contare l'impatto che i napoletani avranno con i tantissimi cantieri, ancora aperti in città e che dovranno ripartire. Altro che piste ciclabili e Ztl allargate: qui rischiamo il caos”.