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Femminicidio Terzigno, l’addio del killer alla figlia: “Amavo tua madre, un giorno capirai”

L’uomo, che prima di suicidarsi ha ucciso la moglie davanti alla scuola della figlia, ha lasciato diverse lettere. In una indirizzata alla figlia prova a “giustificarsi” spiegando di amare molto la madre, e che un giorno quando sarà grande la figlia “capirà”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Una lettera in cui prova a giustificarsi quella lasciata da Pasquale Vitiello alla figlia di nove anni. Un lascito particolarmente drammatico: l'uomo, che lunedì mattina ha ucciso con un colpo in testa la propria moglie davanti alla scuola della piccola per poi scappare e suicidarsi poco dopo, ha di fatto distrutto anche la vita della piccola di nove anni, che ora dovrà crescere senza i genitori.

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Una festa del papà che ricorderà per tutta la sua vita, la piccola Lisa, nove anni soltanto, che ancora non sa della morte dei suoi genitori. Per adesso, la bambina saprebbe soltanto che la madre, dopo averla lasciata a scuola, si è sentita poco bene ma che sarebbe tornata presto. Dopo la tragedia, sono arrivati gli assistenti sociali e la bambina è stata affidata per adesso allo zio materno, il fratello di Immacolata Villani.

Diverse le lettere lasciate da Pasquale Vitiello, tutte scritte a mano su fogli A4. Rivolte a se stesso, ad un amico, ed alla stessa figlia. Alla quale sembra addirittura volersi giustificare, spiegando di "amare" la madre e che un giorno la ragazza capirà il suo gesto. Ed ancora, il dolore per la separazione, la convinzione di vivere "una profonda ingiustizia", ovvero la richiesta di separazione, che "mi fa stare male perché voglio molto bene a tua madre. Nessun accesso alla lite che ha portato all'aggressione verso la donna, che lo aveva denunciato ai carabinieri prima di tornare a vivere col padre vedovo e la sua nuova compagna.

Nessun accenno, nessun pentimento. Anzi, la convinzione di essere dalla parte del giusto. "Purtroppo, siamo arrivati a questo punto senza sapere neanche come, la separazione è una cosa che mi fa soffrire, che non si può accettare". Ed infine, quella frase maledetta: "Ho subito un torto, l'unica cosa è farsi giustizia da soli". E la sua "giustizia", ha creduto di averla lunedì mattina, quando ha ucciso con un colpo di pistola la moglie, davanti alla scuola della figlia. Nel giorno della Festa del Papà.

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