Figlio di boss attore in Gomorra, Roberto Saviano: “Felice che scelga arte e non camorra”
Roberto Saviano commenta dal palco della Repubblica delle Idee la vicenda di Nicola Marino, il piccolo Neko, figlio del defunto boss scissionista Gaetano ‘Mckay' diventato baby attore in una piccola parte nella serie tv Gomorra. Intervistato dal direttore di Repubblica, Mario Calabresi, lo scrittore dal cui romanzo è stata tratta la serie tv Sky, spiega: «Sono ben felice che quel ragazino possa avere una alternativa, sperando che la continui. Ha fatto la sua buona parte in quei minuti… spero – continua – che scelga stada artistica e non criminale».
Fanpage.it ha documentato per primo questa circostanza: Nicola Marino interpreta in 5-6 minuti, un cameo cesellato ‘ad arte' all'inizio della puntata 2 della seconda serie di Gomorra, un ragazzino che parla col gerente di una piazza, Gabriele ‘o Principe. Anche la sorella del piccolo Nicola, Mary Marino, ha velleità artistiche: è una cantante neomelodica finita sotto i riflettori per una comparsata su Raidue, nella quale dopo aver intepretato una canzone dedicata al papà corse a baciare il genitore, ovvero il boss, in platea in diretta tv. Proprio Saviano portò agli onori della cronaca nazionale quella storia (raccontata per la prima volta dal quotidiano Il Roma).
Ora, tuttavia, secondo lo scrittore e sceneggiatore, si tratta di una vicenda diversa: «Non credo che si sapesse di chi era figlio, non spetta a me scegliere gli attori – continua Saviano rispondendo alla domanda di Calabresi – ma a me va che si prendano ragazzini del luogo, ragazzini che hanno magari aspirazioni criminali e gli si fa vedere che invece ‘rappresentando' queste aspirazioni in forma d'arte le possano risolvere».
La vicenda Gomorra ha scatenato nelle ultime ore la reazione di esponenti politici e di sindacati della polizia.