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Funerali del bimbo annegato in piscina, commovente lettera delle maestre e chiesa gremita

Folla e commozione oggi, 2 agosto, ai funerali di Davide, il bambino di 4 anni annegato lo scorso 25 luglio al lido Kora di Lucrino, mentre erano in corso i festeggiamenti per un matrimonio. Durante la funzione una delle maestre del piccolo ha letto una lettera per ricordarlo. Per quella morte sono indagate 4 persone.
A cura di Nico Falco
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Si sono svolti oggi pomeriggio, 2 agosto, i funerali di Davide, il bambino di quasi quattro anni annegato il 25 luglio scorso nella piscina del lido Kora, a Lucrino, frazione di Pozzuoli, in provincia di Napoli. L'autopsia è stata effettuata nei giorni scorsi, poi è stata liberata la salma ed è stato concesso il nulla osta per l'ultimo saluto. Oggi, nella chiesa di Corpus Domini di piazza de Sivo, a Maddaloni, la comunità del piccolo centro in provincia di Caserta si è stretta intorno a a Luigi e Rosa, i genitori del bambino. La chiesa e il piazzale erano colmi di adulti e bambini, ovunque fiori e biglietti. Durante l'omelia il sacerdote ha parlato del "rispetto e sul valore della vita", mentre ha commosso tutti una lettera letta dalla maestra della scuola d'infanzia di Davide. Al termine della funzione religiosa, all'uscita della piccola bara, sono stati liberati in cielo tantissimi palloncini bianchi.

Su quello che è successo nella notte tra il 24 e il 25 luglio a Lucrino ancora non è stata fatta chiarezza e ci sono dichiarazioni discordanti. Il bambino si sarebbe allontanato dai genitori mentre gli adulti erano impegnati a soccorrere un'altra bimba che si era sentita male; in particolare, il padre di Davide sarebbe stato impegnato con l'altro figlio, mentre la madre sarebbe stata impegnata ad allattare un altro fratellino del piccolo. Secondo le ricostruzioni in piscina, dove Davide sarebbe caduto o si sarebbe tuffato, ci sarebbero stati altri bambini; i genitori di Davide hanno dichiarato che in piscina non c'era nessuno, mentre i gestori del Kora hanno dichiarato che la struttura era interdetta e che era vietato usarla ma che, nonostante questo, più volte erano dovuti intervenire per chiedere a bambini e ad adolescenti di uscire dall'acqua.

Per la morte del bambino risultano iscritte nel registro degli indagati quattro persone: il proprietario della struttura, il responsabile di sala e due animatori presenti durante i festeggiamenti del matrimonio; l'ipotesi di reato, per tutti, è di omicidio colposo.

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