Come tanti altri napoletani che furono grandi personaggi del mondo dello spettacolo, da Totò a Eduardo a Pino Daniele, anche per Luciano De Crescenzo ci saranno due occasioni pubbliche di commiato. La prima oggi, venerdì 19 luglio, a Roma: la camera ardente è stata allestita nella sala della Protomoteca in Campidoglio; aprirà alle ore 10 e resterà accessibile fino alle ore 20. La seconda occasione, quelli che definiremmo "i funerali", avrà luogo a Napoli sabato 20 luglio, alle 11.30 nel complesso di Santa Chiara, nel cuore dei Decumani. Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha proclamato il lutto cittadino nel giorno dei funerali , disponendo che sugli edifici pubblici le bandiere siano poste a mezz'asta.
Luciano De Crescenzo, classe 1928, originario del Borgo Santa Lucia (dove frequentò Bud Spencer, suo grannde amico in gioventù) è morto nel pomeriggio di venerdì al Policlinico Gemelli di Roma, dov'era ricoverato da settimane per una polmonite che aveva minato la sua salute già fragile, vista l'età avanzata, e aggravato patologie di cui già soffriva. Al capezzale c'era la figlia Paola, il nipote, il genero, i collaboratori e gli amici di sempre, Marisa Laurito e Renzo Arbore. La notizia della morte dello scrittore, giunta a due giorni da un'altra perdita importante nel mondo della cultura, ovvero la scomparsa di Andrea Camilleri, ha lasciato sconcertati molti. Alessandro Siani, che con lui quest'anno aveva firmato l'ultimo libro, "Napolitudine", in un ricordo affidato a Fanpage.it fa emergere il profondo dispiacere per la perdita: "Era da un po' di tempo che Luciano ‘combatteva'. Ed erano giorni che Luciano sfidava se stesso e la vita. Ora il dolore è di tutti noi che lo adoravamo".