Funicolare, saltano ancora le corse notturne. Anm attacca: “Inaccettabile”. L’ira dei lavoratori

Saltano le corse serali del sabato sera della Funicolare Centrale per la terza settimana consencutiva. In Anm, ormai, è guerra sui prolungamenti delle funicolari nel weekend. Domani, le corse fino alle 2 di notte della funicolare non si faranno. Questa volta a causa di un picco di malattie inaspettato. L'amministratore unico Nicola Pascale punta il dito e minaccia: “Comportamento indegno. Indagheremo”. Ma una denuncia in Procura sui blocchi per epidemia avvenuti un anno fa si è già chiusa con un nulla di fatto. E scoppia la rabbia dei sindacati: “Parole inaccettabili dal manager”. Mentre anche le dichiarazioni del sindaco Luigi de Magistris – “non mi fido”, ha dichiarato il primo cittadino, in riferimento alle corse aggiuntive Anm per la notte di Capodanno – non hanno contribuito a rasserenare gli animi. Il braccio di ferro tra l'azienda dei trasporti e i lavoratori sulle corse notturne va avanti ormai da inizio mese. Da quando, il 5 dicembre scorso, è stato siglato l'accordo sui prolungamenti, che era scaduto a novembre, con quasi tutti i sindacati, tranne la Faisa Cisal, che però proprio nelle Funicolari ha il suo zoccolo duro. E i sindacati salgono sulle barricate: “Basta colpi di mano e discredito sui dipendenti”, tuonano.
Il blitz del Comune lunedì: prolungamenti ordinari, senza premi
Le corse notturne del sabato della Funicolare Centrale sono saltate per due settimane consecutive. La prima volta durante il Ponte dell'Immacolata, con la città piena di turisti. Poi la settimana scorsa e adesso si replica domani. Con tante persone che molto probabilmente saranno in strada fino a tardi per le ultime compere prima di Natale. La situazione in azienda è precipitata all'inizio di questa settimana. Per risolvere il problema dei prolungamenti del sabato, che attualmente avvengono in maniera volontaria, attraverso il reclutamento del personale reperibile, lunedì scorso l'Anm ha presentato un nuovo piano dei turni, che prevede di coprire le corse notturne del sabato fino alle 2 di notte, in ordinario e non più con lo straordinario. Un atto che però ha aumentato i malumori di molti dipendenti. La Faisa Cisal ha scritto al Prefetto ed ha aperto una vertenza, chiedendo l'immediata sospensione dei nuovi turni. Il sindacato lamenta una disparità di trattamento con i colleghi della metropolitana Linea 1.
Il retroscena: veleni anche al brindisi di Natale in azienda
Da tempo, infatti, l'Anm e il Comune di Napoli stanno lavorando per cercare di rendere i prolungamenti del weekend ordinari e non più straordinari, come è avvenuto fino ad adesso, e di estenderli anche agli altri giorni della settimana. Per farlo, però, occorre un nuovo accordo con i sindacati. Attualmente, infatti, le corse aggiuntive del sabato, per le quali è stato rinnovato l'accordo il 5 dicembre, avvengono in straordinario, con l'aggiunta anche di un premio di 13 euro in più all'ora. L'obiettivo del Comune è di fare più prolungamenti anche negli altri giorni della settimana, riorganizzando i turni ordinari e risparmiando lo straordinario. Per la metropolitana, già prima dell'estate stato previsto un bonus di 6 euro all'ora di premio in regime ordinario, salito, poi, a 7 euro e 50 centesimi dopo l'accordo del 5 dicembre. Ma solo per i macchinisti, non per i lavoratori della Sala Controllo. Per le Funicolari, invece, al momento il discorso non è stato ancora affrontato. I lavoratori delle funicolari avevano chiesto di aprire il tavolo prima di Natale, invece è slittato tutto all'anno prossimo. Da qui, i malumori degli ultimi giorni. Giovedì un incontro sul tema si è chiuso con una fumata nera. Clima avvelenato anche al brindisi di Natale in azienda, avvenuto stamattina, dove durante il discorso dell'azienda, c'è stato anche un passaggio sui blocchi delle funicolari non gradito dai dipendenti.
Anche domani, niente corse notturne della Funicolare Centrale
Intanto, i prolungamenti della Funicolare Centrale salteranno anche domani. “Tre dipendenti della Funicolare Centrale in turno domani sera – spiega Anm in una nota – hanno inviato comunicazione di malattia, uno ha chiesto il congedo parentale. Il congedo parentale era stato chiesto da due dipendenti, ma uno dei due lo aveva richiesto fuori tempo massimo e, pertanto, gli è stato negato dall’Azienda. Lo stesso dipendente ha successivamente inviato comunicazione di malattia. Anm ha fatto scattare subito la ricerca di quattro sostituti tra gli altri dipendenti, prima sui 27 della funicolare centrale e poi allargandola ai 77 Fta di tutte le funicolari napoletane, per sostituirli in turno straordinario ma nessuno si è reso disponibile. Per questo motivo la Funicolare Centrale domani sera, sabato 21 dicembre non effettuerà il prolungamento notturno fino alle ore 2, ma chiuderà alle ore 22. Domani sera sarà invece regolarmente attiva la Linea 1 Metropolitana di Napoli fino alle ore 2 della notte”.
Il manager Nicola Pascale: “Comportamento indegno dei dipendenti. Indagheremo sulle malattie”
“Assistiamo ancora una volta – afferma l'amministratore unico di Anm Nicola Pascale – a un comportamento indegno. I dipendenti della funicolare, a fronte di un accordo firmato con i sindacati, continuano il loro ostruzionismo che danneggia e offende cittadini e i turisti. Lavorare in Anm vuol dire avere responsabilità di servizio nei confronti della collettività a cui non si può derogare per personali rivendicazioni. Eppure lo fanno. In questi giorni abbiamo assistito a vicende curiose, a partire dalle richieste da parte dei dipendenti di congedo parentale per sabato e ora sono arrivate anche le comunicazioni di malattia su cui indagheremo in maniera approfondita. Resta il danno gravissimo alla città per la quale parte importante dell’azienda lavora tutti i giorni cercando di migliorare i servizi”.
La rivolta dei lavoratori: "Basta attacchi contro di noi da azienda e Comune"
Ma le parole di Pascale hanno innescato la miccia, suscitando l'ira dei sindacati. “Siamo stanchi di continue criminalizzazioni dei dipendenti – attacca Marco Caruso, Faisa Cisal – Anche durante l'intervento per gli auguri di Natale in direzione, l'amministratore ha puntato il dito contro i lavoratori che non hanno acconsentito a prolungare il sabato l'esercizio della Funicolare Centrale. Il salvataggio di Anm non è merito solo del management, ma soprattutto dei lavoratori che hanno fatto tanti sacrifici”. Poi, censura il “colpo di mano che ha modificato i turni di tutto il personale delle funicolari rendendo ordinario il prolungamento del sabato della Funicolare Centrale. Cosa che ha creato malcontento tra tutti i lavoratori. La Faisa Cisal è disponibile a sedersi al tavolo per riparare l’errore commesso dall’azienda nell’accordo del 5 dicembre assegnando ai soli macchinisti i 6 euro al giorno. I cittadini devono sapere che i prolungamenti non si fanno per un errore dell’azienda e non per colpa dei lavoratori".
Anche l'Usb, attraverso Marco Sansone del Coordinamento Regionale USB, “stigmatizza il comunicato stampa dell’ANM con il quale si riportano espressioni dell’Amministratore Unico, che denigrano in modo inaccettabile l’attività dei dipendenti. Affermazioni destituite di fondamento. Infatti, il mancato funzionamento dei mezzi pubblici negli orari indicati nel comunicato, dipende unicamente da disfunzioni organizzative che non sono state in grado di assicurare e gestire adeguati coefficienti di sostituzione dei lavoratori giustificatamente assenti”. "Alimentare polemiche e ricerca di colpevoli – incalza Fulvio Fasano (Ugl Fna) – scagliando le responsabilità contro i lavoratori, è deleterio sia nei confronti dei lavoratori che dell'azienda stessa. Occorre invece abbassare i toni e riportare la discussione in un clima sereno per cercare soluzioni che consentano di garantire il trasporto alla cittadinanza. Non è con le parole, ne con i rimproveri, né con i comunicati di fuoco che si trovano soluzioni e si migliora il servizio. Come sindacato siamo contrari a qualsiasi forma di gogna mediatica nei confronti dei lavoratori". “Basta dichiarazioni offensive verso i lavoratori – aggiunge Fabio Cuomo, Orsa – che sono un patrimonio aziendale da preservare. Queste affermazioni generano poi odio da parte dell'utenza verso i dipendenti, che invece fanno tanti sacrifici e sono in prima linea tutti i giorni”.