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Giugliano, poliziotto spara al ladro entrato in casa: “Ho difeso la mia famiglia”

“Ho impugnato la pistola di ordinanza, mi sono affacciato, ho visto una persona con il volto coperto sul terrazzino del mio vicino di casa: era proprio sotto di me. Ho urlato “sono un poliziotto”, gli ho detto di fermarsi, ma lui ha sparato. Io ho risposto al fuoco”, ha raccontato il padrone di casa, un poliziotto.
A cura di Enrico Tata
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Ieri, a Lago Patria, frazione del Comune di Giugliano, in provincia di Napoli, un poliziotto in servizio alla Questura di Napoli, ha sparato ad un ladro che si era introdotto nella sua abitazione – in compagnia di alcuni complici – ferendolo ad una clavicola e riducendolo in gravi condizioni, a tal punto che il malvivente è ancora ricoverato all'ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli. Dopo le parole del Questore di Napoli Antonio De Iesu, che ha dichiarato come il poliziotto abbia agito per legittima difesa, arriva anche la versione del diretto interessato, che conferma di aver agito per proteggere la sua famiglia.

"Ho risposto al fuoco per difendere mio figlio e mia moglie. Ero a letto quando all’improvviso il cane Black ha iniziato con le zampe a toccarmi le mani. Il mio cane guaiva e non abbaiava, quasi volesse dirmi qualcosa, avvertirmi che stava accadendo qualcosa. Mi sono alzato e ho capito che qualcosa non andava. Ho impugnato la pistola di ordinanza, mi sono affacciato, ho visto una persona con il volto coperto sul terrazzino del mio vicino di casa: era proprio sotto di me. Ho urlato “sono un poliziotto”, gli ho detto di fermarsi, ma lui ha sparato. Io ho risposto al fuoco. In quel momento pensavo solo a mio figlio e a mia moglie, pensavo a difendere loro", ha raccontato il padrone di casa a Il Mattino.

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