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Garanzia Giovani Campania: parte la fase 2. Progetto speciale per i ragazzi del Rione Sanità

Navigator assunti il 3 dicembre, martedì il ministro Catalfo li riceve alla Stazione Marittima. Per Garanzia Giovani 2, invece, il tetto d’età sale a 35 anni. Ben 205 milioni da spendere in 3 anni e una nuova piattaforma per accreditarsi. Oltre 40mila gli assunti con la prima fase. I dati presentati dalla Regione all’Evento Time Vision a Città della Scienza: “Cresce il numero di chi usa i social per cercare impiego”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Sarà il neo-ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, ad accogliere i 471 navigator della Campania, freschi di contratto con Anpal Servizi, il prossimo 3 dicembre alla Stazione Marittima di Napoli, in una visita istituzionale che la porterà anche allo Spazio Lavoro, inaugurato dalla Regione Campania al Cis Interporto di Nola. "I contratti dei navigator – spiega Michele Raccuglia, Responsabile Anpal Servizi Calabria e Campania, intervenuto al III convegno Time Vision a Città della Scienza – partiranno dal 2 dicembre. Il 3 ci sarà il primo giorno di formazione, alla presenza del ministro del Lavoro". Si tratta del primo passo per far entrare nel vivo anche in Campania il Reddito di Cittadinanza. Finora, infatti, sono state distribuite le card per i sussidi, ma nessuno ha ancora trovato una occupazione in Campania grazie alla misura introdotta dal primo Governo Conte. I centri per l'impiego sono fermi alla fase del Patto per il Lavoro.

Al via Garanzia Giovani II: in Campania sarà esteso fino a 35 anni

Intanto, sta per partire Garanzia Giovani “2” in Campania, il programma per l'occupazione finanziato dalla Regione Campania. L'avvio era previsto per il 2 dicembre, ma subirà molto probabilmente un po' di ritardo per l'adeguamento del portale. E non mancano le novità: il programma sarà esteso dai 30 ai 35 anni e ci sarà una nuova piattaforma che differenzierà tra Neet e non Neet (acronimo che sta per Neither in Employment nor in Education or Training, persone, soprattutto di giovani, che non hanno né cercano un impiego e non frequentano una scuola né un corso di formazione o di aggiornamento professionale). Ci saranno 36 mesi di tempo per spendere i 205 milioni di euro a disposizione.

Per i ragazzi della Sanità un progetto speciale per l'occupazione

Un progetto speciale sarà rivolto ai ragazzi a rischio del Rione Sanità di Napoli. La sperimentazione nel quartiere del centro storico partenopeo sarà curata dai centri per l'impiego e riguarderà i giovani a rischio di 14 anni che non hanno studiato e hanno assolto l'obbligo scolastico che potranno iscriversi a Garanzia Giovani 2 come Non Neet. Garanzia Giovani dovrebbe partire a breve: i bandi, assicurano da Palazzo Santa Lucia, sono già pronti, ma non sono esclusi slittamenti, né la possibilità che il programma possa essere avviato in forma alternativa se dovessero verificarsi intoppi. La mappa dei nuovi interventi è stata presentata dall'assessore regionale al Lavoro Sonia Palmeri e dai tecnici della Regione, durante la III edizione dell'evento Time Vision, agenzia per il lavoro e la formazione, a Città della Scienza, che si propone di mettere a confronto i principali attori del mercato del lavoro – rappresentanti delle istituzioni e delle agenzie nazionali e regionali, come ANPAL SERVIZI, Centri per l’Impiego, agenzie formative e per il lavoro, imprese e professionisti – impegnati a fluidificare il matching tra domanda e offerta di lavoro in Campania.

Sono 40.500 gli assunti finora con Garanzia Giovani I

Nei tre anni del primo programma di Garanzia Giovani, finanziato per 191 milioni, dal 2015, sono stati assunti 40.544 giovani, sfruttando soprattutto i nuovi strumenti del self employment e del bonus occupazionale. Con l'autoimprenditorialità sono state create 588 nuove piccole aziende da giovani under 30. La prima fase di Garanzia Giovani ha raggiunto quasi il 100% della spesa e su alcune misure si andati in overbooking. Ma non sono mancati i problemi. Soprattutto sulla verifica amministrativa dello stato dei Neet, la parte più critica sulla quale adesso si stanno soffermando le autorità di audit. La nuova piattaforma differenzierà la platea dei neet dai non neet. Un'altra novità riguarderà anche lo status di disoccupazione, che dà accesso ad alcuni interventi. Mentre prima per il mantenimento dello status bastava il reddito autodichiatato, adesso servirà il reddito presunto da contratto nazionale di categoria, mentre il calcolo dell’anzianità di disoccupazione sarà in giorni e non più in mesi.

Un portale unico per la formazione e il lavoro

Altra novità, ancora in fase di sviluppo, è la creazione del nuovo Portale Unico informatico per il lavoro e la formazione, dove si potranno trovare tutti i servizi. Il portale avrà tre sezioni, con un accesso unico (stessa pass e credenziali): una sezione rivolta agli operatori, una per i cittadini (che va dall'iscrizione, alla presa in carico, all'orientamenrto di I livello, all'orientamento specialistico ai servizi mirati), e la sezione dei Lep, i Livelli Essenziali delle Prestazioni, mirati alle imprese. L'obiettivo è quello di arrivare a una profilazione unica dell'utente per tutti i tipi di servizi: lavoro, welfare e sanitario.

Reddito di cittadinanza, a che punto sono le offerte di lavoro?

Da quando è entrato in vigore il reddito di cittadinanza, finora, nessuno ha ancora trovato lavoro in Campania. La misura introdotta durante il primo Governo M5S-Lega è attualmente ferma alla fase del cosiddetto Patto per il Lavoro. I cittadini che hanno fatto domanda e hanno ricevuto la card sono convocati nei Centri per l'Impiego per stipulare il Patto e mettere nero su bianco le proprie competenze. Solo a Napoli i beneficiari sono circa 20mila. Ma il numero include anche i familiari maggiorenni non occupati e che non frequentano corsi di studi, senza contare che molti non si presentano perché sono in regime restrittivo. In Campania si è scontata finora anche l'assenza dei navigator che dovrebbero guidare i percettori del reddito di cittadinanza nella ricerca del lavoro. La situazione si è sbloccata grazie all'accordo con Anpal Servizi che si è impegnata ad assumerli. I contratti saranno stipulati il 2 dicembre prossimo e il 3 dicembre scenderà a Napoli il nuovo ministro del Lavoro Nunzia Catalfo per accoglierli alla Stazione Marittima.

E per chi ha perso il posto cosa c'è?

Integrato al reddito di cittadinanza c'è poi il Programma Fila ("Piano di formazione-lavoro per ex percettori di ammortizzatori sociali"), ossia il Ricollocami 2, dedicato alla riqualificazione e al reinserimento di chi ha perso il lavoro, che prevede una sorta di rimborso fino a 500 euro al mese. Rispetto al primo programma Ricollocami, rivolto agli ex percettori di misure a sostegno del reddito in deroga, finanziato con 43 milioni, il Ricollocami 2 è stato esteso anche agli ex percettori di ammortizzatori sociali non in deroga e prevede uno stanziamento di 27 milioni. Il Fila era stato istituito l'anno scorso, ma ha subìto una battuta di arresto a causa della riorganizzazione dei centri per l'impiego, passati alla Regione. Peraltro, il programma attinge ai fondi Fse (Fondo Sociale Europeo) che hanno maggiori requisiti per la certificazione della spesa.

Sempre più persone usano i social per trovare impiego in Campania

Ma come si trova oggi il lavoro? Reddito di cittadinanza, Garanzia Giovani, corsi di formazione, fondi per la ricollocazione dei disoccupati o per l'autoimprenditorialità. Le opportunità sul mercato del lavoro, anche in Campania, non mancano. Ma non è facile districarsi nella rete delle offerte. Spedire per posta il curriculum cartaceo o lasciarlo nella buca delle lettere dell'azienda desiderata sembra diventata una pratica ormai in disuso e sempre più persone, non solo giovani, si affidano invece ai social network, come Facebook o Instagram, per trovare occupazione, con una crescita esponenziale negli ultimi anni. Ma anche qui non mancano le insidie, perché inviare il proprio curriculum per messaggio ad una Agenzia per il Lavoro non equivale a metterlo nel circuito che poi porterà effettivamente a trovare lavoro. Per far sì che sia preso in considerazione, infatti, bisogna seguire passo per passo tutte le procedure previste dalle piattaforme.

Lo studio: “L'80% dei curriculum in Agenzia per il Lavoro viene da canali digitali”

Secondo uno studio Time Vision, Agenzia per il lavoro e formativa, “il digitale – spiegano Daniela Sabatino e Andrea Ricciardiello, presidente e direttore Time Vision – registra numeri crescenti negli ultimi anni. Gli spostamenti materiali per cercare lavoro, attraverso colloqui e candidature spontanee presso centri per l’impiego e sportelli per il lavoro, sono sempre più affiancati – e per quanto riguarda i giovani tra i 16 e i 22 anni, quasi del tutto sostituiti – dall'uso dei social network, Instagram e Facebook, in testa. Nel 2019, le richieste di informazioni arrivate in Agenzia tramite Messenger, Instagram e siti sono cresciute del 25%. Su mille curriculum al mese processati, l'80% arriva da canali digitali: piattaforma web per il lavoro, gestione offerte di lavoro su Facebook, Linkedin e Whatsapp”.

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Giornalista professionista dal 2016, per Fanpage.it segue la cronaca di Napoli, con particolare riferimento ai settori politica, istituzioni, trasporti, Sanità, economia. Ha collaborato in passato con i quotidiani “Il Mattino”, “Roma”, “Il Fatto quotidiano.it” e con l'agenzia di stampa Italpress. Nel 2014 ha vinto il Primo Premio al Premio di Giornalismo “Francesco Landolfo”. Per l'attività giornalistica svolta è stato ospite di trasmissioni televisive e radiofoniche (tra le quali Agorà, RaiRadio2, TgCom24, Radio Kiss Kiss Napoli, Radio Marte, Radio Amore Napoli, Canale 8). Moderatore di convegni e dibattiti pubblici per Provveditorato per le Opere Pubbliche della Campania e Molise, Banca Fideuram – Intesa Sanpaolo, Eurispes. Ha svolto attività di ricerca scientifica di carattere storico-economico. È autore dei saggi pubblicati su Meridione, Sud e Nord del Mondo: "La ristrutturazione industriale negli anni ’70 del Novecento. I salvataggi Gepi di imprese campane" (Esi, 2013), "Espansione e sviluppo dell’industria aerospaziale campana negli anni ’70 del Novecento" (Esi, 2013), e "Pensiero meridiano e politiche europee per il Mediterraneo" (Esi, 2010).
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