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Giudice tedesco in carrozzella respinto allo stadio San Paolo: “Mi hanno dato del bugiardo”

“Hanno detto che eravamo bugiardi e che la nostra versione non era credibile. Noi abbiamo ribattuto che non era un problema di soldi, avremmo acquistato un secondo biglietto, ma ci hanno chiuso il cancello sul naso”.
A cura di Gaia Bozza
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Il Calcio Napoli e i disabili: è facile o difficile ottenere il permesso? Una domanda che non ha una risposta definitiva ma certo pone qualche dubbio, se si ascolta la storia raccontata da Till Pawelek e Dominik Fanatico, rispettivamente giudice e pm tedeschi che hanno vissuto una disavventura culminata con l'accesso negato al giudice Pawelek. E certo, anche a guardare la procedura di accesso allo stadio San Paolo per i disabili, si resta in dubbio: sul sito viene descritto un iter in diverse fasi per accedere, piuttosto complicato. Ma quello che racconta Dominik Fanatico è molto spiacevole: arrivato dalla Germania per accompagnare l'amico giudice, che è in carrozzella, a vedere il Napoli contro il Cagliari, si è ritrovato un cancello chiuso in faccia e l'accusa di aver detto bugie. "Per ottenere il biglietto gratuito per disabili ci sono due fasi con un numero segreto in codice – racconta Dominik – Una prima fase in cui bisogna spedire il documento e una seconda fase che comincia quando hai il codice che ti spedisce il club. Da questo momento puoi domandare se c’è posto per i disabili in quella determinata partita. Questo codice è valido per un anno. Una procedura che abbiamo trovato piuttosto lunga, che dura settimane. Noi avremmo voluto vedere una partita del Napoli, nemmeno tanto importante come quella contro il Cagliari".

A questo punto, Fanatico e Pawelek raccontano di essersi rivolti a un responsabile della Nazionale tedesca dei disabili che gli avrebbe dato un indirizzo mail e un numero di telefono: spiegano di aver contattato quel numero e telefonicamente avevano assicurato che i posti c'erano. I due amici prendono l'aereo, arrivano a Napoli e si recano allo sportello 6, dove avevano detto loro che i biglietti c'erano. Non è chiaro se sia stata seguita la procedura standard, in ogni caso "siamo arrivati allo sportello 6  – raccontano – ma nessuno sapeva dirci niente, il nostro nome non era in lista. Siamo andati al botteghino ma non avevano nessun biglietto e siamo ritornati all'ingresso 6 per parlare con il capo steward. Ma gli steward, in malo modo, ci hanno detto che non avevamo alcuna possibilità di entrare: hanno detto che eravamo bugiardi e che la nostra versione non era credibile. Noi abbiamo ribattuto che non era un problema di soldi, avremmo acquistato un secondo biglietto, ma ci hanno chiuso il cancello sul naso". La cosa che ha fatto più male, racconta Till Pawelek, "è stata quella di essere accusati di aver mentito: io sono un giudice in Germania, il mio compito è trovare la verità e questa accusa mi ha davvero ferito".

I due si sono "rifugiati" in un bar per vedere la partita in tv, ma hanno ben presto visto che i posti c'erano. Alle telecamere di Fanpage.it Fanatico fa un appello al Calcio Napoli: "Per favore, rendete più semplice la procedura per i disabili, anche stranieri, che vogliano vedere una sola partita del Napoli, e se ci sono posti allo stadio, lasciate entrare i disabili anche se non hanno eseguito tutta questa complicata procedura che voi chiedete. Noi siamo stati ovunque e non abbiamo mai avuto problemi. E poi il trattamento spiacevole degli steward. A Till, che è un giudice, gli è stato dato del bugiardo. Ma lui è  su una sedia a rotelle come tanti disabili, cari steward perché non trattarli con cortesia? Non avete un po' di compassione per loro?".

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