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La figuraccia del Calcio Napoli: le vecchie glorie non possono entrare nel loro stadio

In occasione dei 30 anni dal primo scudetto vinto dal club azzurro, i protagonisti di quell’impresa dovevano sfilare davanti ai tifosi allo Stadio San Paolo. Arrivati a Fuorigrotta, però, le vecchie glorie hanno trovato i cancelli chiusi: il Comune aveva autorizzato l’evento, ma la società sportiva no.
A cura di Valerio Papadia
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Giuseppe Bruscolotti protesta all'esterno dello Stadio San Paolo
Giuseppe Bruscolotti protesta all'esterno dello Stadio San Paolo

"A decidere al chiusura è stata al Società Calcio Napoli". Con queste parole Ciro Borriello, assessore allo Sport del Comune di Napoli, spiega la situazione inverosimile davanti alla quale si sono ritrovati i campioni che, il 10 maggio del 1987, portarono al club azzurro il primo scudetto della sua storia. Oggi, infatti, ricorrono i 30 anni da quel giorno di gloria e i protagonisti di quella vittoria (grande assente: Diego Armando Maradona) hanno dapprima fatto un giro della città a bordo di un bus scoperto, per poi avere in programma una "sfilata" allo stadio San Paolo davanti ai tifosi.

Una volta arrivati all'impianto sportivo di Fuorigrotta, però, i campioni hanno trovato i cancelli chiusi. Mentre il Comune di Napoli aveva concesso l'autorizzazione alla sfilata – con partitella annessa a Casoria, in provincia – la Società Calcio Napoli ha deciso di serrare i cancelli, come ribadito da Borriello. All'esterno dello stadio è montata subito la protesta. Tra i più infervorati l'ex terzino destro Giuseppe Bruscolotti, che avrebbe detto: "De Laurentiis non è degno e non rispetta la storia del club". Con l'ex difensore sarebbero d'accordo anche i tifosi, che pensano che la società abbia vietato l'accesso agli "eroi" dello scudetto per spostare l'attenzione sulla partita (a pagamento) organizzata tra questi e la formazione attuale il prossimo 2 luglio.

La replica del Napoli: "Non è colpa nostra"

"E' vero che il Calcio Napoli ha l'uso esclusivo del terreno di gioco del San Paolo, ma è altrettanto vero che la società non ha alcuna competenza sulle aree circostanti. Dunque il Calcio Napoli non ha alcun titolo per autorizzare chicchessia a calpestare la pista di atletica, cosa che eventualmente può fare solo il Comune di Napoli". Questa la replica del responsabile operativo, vendite e marketing del Napoli Calcio, Alessandro Formisano. La dimostrazione che non avessimo nulla in contrario – ha detto ancora– sta nel fatto che, dopo aver appreso dalla stampa di questa celebrazione al San Paolo, abbiamo predisposto dalle 11 la presenza di quattro steward a bordo campo affinché presidiassero il terreno di gioco, per evitare il rischio di danni al manto erboso. Si può organizzare qualunque cosa, se concordata. Noi, in ogni caso, non abbiamo vietato nulla a nessuno".

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