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Medici contro De Luca sugli ospedali Covid prefabbricati: “Scelta sbagliata, risorse sprecate”

I medici dell’ANAOO Assomed attaccano la scelta dell’ospedale prefabbricato: “Risorse sprecate, si potevano usare i reparti vuoti dell’Ospedale del Mare”. Come denunciato da Fanpage.it le opere costate 12 milioni di euro rischiano di essere “cattedrali nel deserto”. Per impiegare la struttura prefabbricata dell’ospedale del Mare dovranno essere trasferiti medici e infermieri da altri ospedali, mettendo in crisi gli organici già ridotti. I medici attaccano anche l’uso delle cliniche private: “Pazienti trasferiti da ospedali pubblici in quelli privati quando non c’è carenza di posti, ma quanto ci costa?”
A cura di Antonio Musella
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Il reportage di Fanpage.it "Campania Covid" ha portato alla luce una serie numerosa di disfunzioni e zone grige sulla gestione dell'emergenza Coronavirus in Campania. Tra queste la vicenda degli ospedali prefabbricati acquistati da Vincenzo De Luca per 12 milioni di euro e che ad oggi, per stessa ammissione del direttore della Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva, non sono più utili all'emergenza di posti di terapia intensiva. Sul tema si è espressa l'ANOO Assomed, il sindacato più rappresentativo dei medici italiani, che attraverso una nota ha criticato aspramente la scelta del governatore.

"Scelta sbagliata nei tempi e nei modi"

I tre ospedali prefabbricati sono in costruzione presso l'Ospedale San Sebastiano di Caserta, l'Ospedale Ruggi d'Aragona di Salerno, ed il più grande, quello costruito nel parcheggio dell'Ospedale del Mare di Napoli è in via di ultimazione. Sono stati realizzati tutti e tre dall'azienda veneta Med di Maserà di Padova, il più costoso è proprio quello di Napoli, la cui spesa di costruzione si aggira intorno agli 8 milioni di euro. "Una scelta errata nei tempi e nei modi – sostiene Vincenzo Bencivenga segretario regionale di ANAOO Assomed – che porterà ad un aggravio ulteriore per il personale sanitario specializzato". La dotazione dell'ospedale prefabbricato in termini di personale, come spiega Bencivenga dovrebbe essere la seguente: "Per 100 posti letto occorrono 3 infermieri specializzati per ogni posto letto, con una formazione sulla gestione dell'emergenza di almeno 6 mesi, per un totale di 300 infermieri, inoltre servono 2 medici ogni 4 posti letto per un totale di 50 medici. Ci auguriamo che De Luca e la sua giunta non scelgano ancora una volta di spogliare Maria per vestire Gesù, come recita un detto napoletano". In buona sostanza il personale dovrà essere preso dagli altri ospedali esistenti: "Si depauperano gli altri ospedali già in crisi di organico per implementare queste nuove strutture che rischiano di essere cattedrali nel deserto" sottolinea il segretario dell'ANAOO. Proprio come ha mostrato Fanpage.it, i medici puntano il dito sui reparti nuovissimi e chiusi dell'Ospedale del Mare (quello vero), costato 400 milioni, e nel cui parcheggio sta nascendo il Covid Center prefabbricato: "Queste risorse potevano essere utilizzate per altro, come l'uso dei reparti ancora vuoti dell'Ospedale del Mare", sottolinea il sindacato dei medici. "Possibile che la task force di De Luca non abbia informato il governatore che c'è l'ospedale San Gennaro, ormai chiuso, che poteva essere rifunzionalizzato in appena 7-8 giorni? O che tanti padiglioni delle aziende universitarie sono inutilizzati?" si chiede Bencivenga.

Troppi soldi ai privati: "Ma quanto ci costa?"

La nota inviata dal sindacato dei medici al Presidente Vincenzo De Luca, affronta anche un altro tema che Fanpage.it ha portato alla luce con il reportage "Campania Covid", l'uso dei posti letto nelle cliniche private e il trasferimento dei pazienti da ospedali pubblici a quelli privati. L'accordo tra Regione Campania e AIOP, l'associazione di categoria della sanità privata, prevede un costo di 1200 euro al giorno per ogni posto letto di terapia intensiva usato nelle cliniche private, 700 euro al giorno per quelli di terapia subintensiva e 250 euro al giorno per quelli di degenza. Sono tanti soldi. "Siamo a conoscenza – scrive il segretario campano di ANOO – che ci sono posti letto di terapia intensiva negli ospedali pubblici ancora inutilizzati fortunatamente, ma veniamo a sapere di pazienti trasferiti da ospedali pubblici a centri privati accreditati. Ma come è possibile?". Proprio nelle Asl Napoli 1 e Napoli 2 che non hanno alcuna carenza di posti letto, come ammesso dagli stessi direttori, Fanpage.it ha documentato lo spostamento di pazienti dagli ospedali pubblici a quelli privati, un trasferimento che non ha molte ragioni di senso, se non quello di far incassare ai gestori delle cliniche private le rette stabilite dall'accordo quadro. "Ma quanto ci costa un singolo posto letto – si chiede Bencivenga – sommando il costo dei posti letto del pubblico non utilizzati con quello da pagare al privato accreditato?". I veri conti si potranno fare tra qualche mese, quando la Regione Campania liquiderà alle singole cliniche private le spettanze per i posti letto. Verosimilmente a ridosso delle elezioni regionali che si terranno, come deciso dal governo, in autunno.

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