Il “Festival della bestemmia” per chiedere l’abolizione della legge contro la blasfemia
Una singolare iniziativa quella organizzata per domenica 28 aprile a Napoli, dove nella centralissima piazza Dante (che pochi giorni dopo ospiterà anche il concertone del 1° maggio con artisti italiani ed internazionali tra cui i Modena City Ramblers) si terrà una sorta di "Festival della Bestemmia", organizzato dalla Chiesa Pastafariana Italiana che chiede l'abolizione delle leggi contro la blasfemia, ritenute essere utilizzate troppo spesso come "strumento di censura e persecuzione". L'iniziativa, che vede anche il patrocinio morale del Comune di Napoli, si chiama "Dioscotto – Area Riservata", e sarà aperto al pubblico nella giornata di domenica.
Un evento che, sottolineano gli organizzatori, non vuole incitare alla blasfemia, ma piuttosto chiedere l'abolizione dei reati ad essa legati, per affermare "la libertà di espressione e l'autonomia dell'arte da ogni ideologia". Ed infatti si invita alle persone di imprecare "contro il Prodigioso Spaghetto Volante", che sarebbe invece tollerante ed indifferente agli insulti umani. Anche la Chiesta Pastafariana stessa, infatti, spiega che la parola "Dioscotto" a cui si rifà il titolo dell'evento, è la tipica bestemmia pastafariana, che come tale non contiene riferimenti ad altre divinità e, dunque, può essere pronunciata senza rischiare una denuncia di vilipendio o reati simili, legati appunto alla blasfemia. Diversi gli artisti che parteciperanno all'iniziativa: tra questi, il disegnatore Mario Natangelo, oltre a Giorgio Franzaroli, Hogre, Giancarlo Covino e tanti altri. Artisti, disegnatori e artisti di strada, tutti legati al tema, da sempre delicatissimo, della libertà d'espressione. L'apertura della mostra è prevista per le 11 a Piazza Dante e terminerà alle 18, mentre nelle ore successiva è previsto uno spettacolo di stand up comedy al Kesté.