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Covid 19

Guarito il primo contagiato da Coronavirus a Pozzuoli. È un giovane di Licola

Coronavirus: dichiarato guarito primo contagiato a Pozzuoli Ad annunciarlo è il sindaco flegreo Vincenzo Figliolia. L’ormai ex ammalato è un giovane di Licola che, aveva contratto il Covid-19 presumibilmente durante un viaggio al Nord Italia. L’appello del primo cittadino puteolano: “È vietato uscire di casa se non per motivi necessari ed urgenti”.
A cura di Redazione Napoli
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Ogni giorno un bollettino aggiornato dei contagiati e dei morti da Coronavirus, un bilancio grave che cresce di ora in ora. Ma fanno meno notizia, seppur altrettanto importanti, i guariti da Covid-19: ce n'è un altro a Pozzuoli, Napoli.  Si tratta di  un giovane professionista residente a Licola che avrebbe contratto il virus in seguito ad un viaggio fuori regione e che, sottoposto a cure, è stato dichiarato guarito da contagio del Covid 19. Lo ha annunciato il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, con un post sulla propria pagina Facebook, dando seguito ad una comunicazione trasmessa dall'Unità di Crisi della Regione Campania.   Nel contempo Figliolia informa che i casi positivi a Pozzuoli sono 5 e che nelle ultime 24 ore non si sono registrate altre positività. Nel ribadire che sarà costante l'aggiornamento sull'evoluzione della situazione sanitaria, ricorda a tutti i concittadini che "È vietato uscire di casa se non per motivi necessari ed urgenti".

Ieri il sindaco del grosso centro flegreo, nell'ambito dei decreti e delle ordinanze sulla chiusura dei luoghi di aggregazione ha disposto, in via cautelativa, la chiusura immediata del parcheggio multipiano ai Gerolomini. Ed in queste ore si sta procedendo con la chiusura del lungomare Sandro Pertini, di piazza a Mare, di piazzetta Italo Balbo, della villetta comunale al Rione Toiano e dei giardini di Lucrino. Da domani resteranno chiusi anche il Molo Caligoliano e il parcheggio del mercato ittico all'ingrosso. Chiuso anche il cimitero per i giorni di sabato, domenica e festivi fino al 3 aprile 2020, per evitare concentrazione di persone, momenti di pericolo per la salute dei cittadini. "Sto impedendo che si possa accedere a luoghi di aggregazione – conclude Figliolia -. Se non stiamo a casa il virus non si ferma. L'onda del contagio rischia di travolgerci tutti e questo è un gravissimo problema che mina le nostre vite".

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