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Il Teatro San Carlo di Napoli cambierà colore: al via il restauro

Al via il restyling del Teatro San Carlo per rifare le facciate. Cambierà anche il colore del Massimo partenopeo: bianco marmoreo e scale di grigi, al posto del verdognolo sbiadito attuale.Firmato il contratto con le ditte a 7 mesi dall’aggiudicazione della gara. Manca solo la consegna delle aree, i lavori dureranno 7 mesi. Il cantiere sarà allestito in piazza Trieste e Trento.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Ingresso del Teatro San Carlo di Napoli
Il Teatro San Carlo di Napoli

Sono pronti per partire i lavori di restauro del Teatro San Carlo. Firmato il contratto con la ditta, dopo 5 mesi di stallo tra lungaggini burocratiche e verifiche sulle imprese e a 7 mesi dall'aggiudicazione dell'appalto. A breve saranno consegnate le aree. Un progetto da oltre un milione di euro del Provveditorato alle Opere Pubbliche della Campania e del Molise, diviso  in due tranche, per rifare le facciate esterne del Massimo Lirico dopo i distacchi e i cedimenti di calcinacci verificatisi negli ultimi tempi. Del Teatro San Carlo cambierà anche il colore: bianco marmoreo e scale di grigi, al posto del verdognolo sbiadito attuale. 

Il teatro era stato ristrutturato nel 2015. L'ok del Comune alla consegna delle aree di cantiere era arrivato già lo scorso dicembre. L'intervento sarebbe dovuto iniziare a gennaio e concludersi il 31 luglio prossimo. Ma la partenza è slittata tra autorizzazioni e verifiche sulle società vincitrici: l'Rti Ger Srl capogruppo, ditta romana specializzata in restauri di complessi antichi e monumentali, e la Sei 1983 Snc mandataria.

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E le novità potrebbero non finire qui. Finora c'erano i soldi per rifare solo la prima tranche del progetto: la facciata sul lato della Galleria Umberto I e su via San Carlo, per circa 586mila euro, finanziati con i fondi di Sviluppo e Coesione. Ma si sta lavorando per poter eventualmente estendere il restyling anche alla facciata che dà su piazza Trieste e Trento, lato ovest, per altri 461mila euro, per la quale servirà, però, l'ok del ministero dei Beni Culturali per i fondi da attingere dalle risorse del Cipe. In caso affermativo, poi, bisognerà stipulare un atto aggiuntivo al contratto principale. Ad eseguire il secondo stralcio sarà sempre la stessa ditta esecutrice.

«I lavori – spiega l'assessore all'Urbanistica, Carmine Piscoposono coordinati dal Provveditorato. Gli ultimi mesi sono serviti al controllo dei documenti delle imprese. Ma siamo a ottimo punto. A breve dovrebbe iniziare l'opera. Il Comune ha rilasciato già i permessi necessari in conferenza dei servizi. Adesso bisogna solo assegnare l'area all'impresa».

Il cantiere dovrebbe durare 7 mesi e interesserà una parte di piazza Trieste e Trento, nonché il porticato su via San Carlo. Sarà allestito nello slargo pedonale, dove si trova il sottopasso, e si estenderà fino all'ingresso della caffetteria del Teatro. In un punto ad oggi utilizzato per la sosta dei bus Anm e spesso occupato anche dalle associazioni che vi allestiscono i gazebo in piazza. Per i prossimi mesi sarà impossibile non notarlo, passeggiando tra via Toledo e piazza del Plebiscito. All'interno, infatti, saranno installati due grandi silos per produrre la malta degli intonaci e della muratura, nonché tutte le attrezzature per gli operai. Sulla facciata che dà sul lato di piazza del Plebiscito sarà installato un montacarichi. Ci sarà comunque un corridoio tra il colonnato e il sottopasso aperto al pubblico. Le impalcature, infatti, saranno a 5 metri e mezzo da terra.

Gli interni del San Carlo di Napoli
Gli interni del San Carlo di Napoli

Un altro cantiere: in piazza Trieste e Trento

Per tutta la durata dei lavori, comunque, il Teatro non chiuderà i battenti, ma la programmazione continuerà senza soluzione di continuità. I lavori seguiranno due fasi. Si parte dalla facciata di ingresso nell'area di fronte alla Galleria Umberto I per proseguire poi sul lato della piazza. Una volta che il Provveditorato avrà consegnato le aree alle ditte, bisognerà varare il piano traffico, consideranddo che dal cantiere ci sarà un frequente via vai di mezzi. Le operazioni, poi, dovranno essere coordinate con le altre manifestazioni in città, come le Universiadi.

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Giornalista professionista dal 2016, per Fanpage.it segue la cronaca di Napoli, con particolare riferimento ai settori politica, istituzioni, trasporti, Sanità, economia. Ha collaborato in passato con i quotidiani “Il Mattino”, “Roma”, “Il Fatto quotidiano.it” e con l'agenzia di stampa Italpress. Nel 2014 ha vinto il Primo Premio al Premio di Giornalismo “Francesco Landolfo”. Per l'attività giornalistica svolta è stato ospite di trasmissioni televisive e radiofoniche (tra le quali Agorà, RaiRadio2, TgCom24, Radio Kiss Kiss Napoli, Radio Marte, Radio Amore Napoli, Canale 8). Moderatore di convegni e dibattiti pubblici per Provveditorato per le Opere Pubbliche della Campania e Molise, Banca Fideuram – Intesa Sanpaolo, Eurispes. Ha svolto attività di ricerca scientifica di carattere storico-economico. È autore dei saggi pubblicati su Meridione, Sud e Nord del Mondo: "La ristrutturazione industriale negli anni ’70 del Novecento. I salvataggi Gepi di imprese campane" (Esi, 2013), "Espansione e sviluppo dell’industria aerospaziale campana negli anni ’70 del Novecento" (Esi, 2013), e "Pensiero meridiano e politiche europee per il Mediterraneo" (Esi, 2010).
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