Il volto di George Floyd nell’ultimo murales di Jorit: tra Malcolm X e Martin Luther King
È dedicata a George Floyd l'ultima opera di Jorit. A darne notizia è lo stesso street artist napoletano che sul suo profilo facebook ha postato una foto della bozza del murales commentando “A lavoro su una nuova opera”, con hashtag #GeorgeFloyd. Nell'opera di Jorit, realizzata anche questa volta su una facciata di un muro probabilmente posizionato sul tetto di un palazzo la cui location è ancora top secret, si vede il volto di George Floyd che occupa il centro del murales, accanto ad altre figure divenute icone della lotta al razzismo, come Malcolm X e Martin Luther King. Un chiaro messaggio lanciato dall'artista partenopeo che ha voluto dedicare la sua ultima opera all'uomo afroamericano morto il 25 maggio scorso a Minneapolis, negli Stati Uniti, durante un controverso arresto condotto dalla polizia e ripreso poi in un filmato.
Jorit aveva già fatto a gennaio il murales di Martin Luther King
Nel video si vede Floyd lamentarsi di non poter respirare, mentre viene tenuto a terra da un poliziotto che gli preme il ginocchio sulla nuca per diversi minuti. L'episodio è diventato subito un caso internazionale e negli Stati Uniti ha innescato una forte ondata di indignazione e di proteste da parte dei cittadini, soprattutto afroamericani, sfociate anche in agitazioni di piazza e manifestazioni contro ogni abuso di potere e odio razziale. La figura di Martin Luther King era stata già al centro di un altro murales di Jorit, realizzato all'inizio di quest'anno a Barra, nella zona orientale di Napoli, nei pressi della stazione della Circumvesuviana, tra via Chiaromonte e via Egidio Velotti. In questo caso l'artista ha utilizzato come superficie per il dipinto la facciata di un palazzo grigio. Molto particolare anche la procedura che costituisce l'opera d'arte, partita dalla scritta “I have a dream, qual è il tuo sogno?” e continuata poi con il dipinto di Martin Luther King, leader pacifista che ha combattuto tutta la vita contro il razzismo e per i diritti degli afroamericani.
